X
    Categories: Spettacolo

Incontro con Mariangela D’abbraccio

Solo per tre giorni, dall’8 al 10 maggio, al Teatro QuirinoMariangela D’Abbraccio, con lo spettacolo Napule è… milionaria, rende omaggio a due grandi maestri, a Pino Daniele, cantando le sue più belle canzoni e a Eduardo De Filippo, recitando dei versi indimenticabili, un “collage”, nato da un lavoro di sperimentazione tra mondi affini tra Teatro, Musica e Poesia, che s’incontrano in scena in un “dialogo immaginario tra giganti” del ‘900 napoletano.

 

Mariangela D’Abbraccio in questo viaggio su Napoli, tra il cantato e recitato, è accompagnata dalla band Musica da Ripostiglio, mentre la regia è affidata a Consuelo Barilari. Visum l’ha intervistata.

 

Mariangela, è vero che la sua carriera d’attrice è iniziata grazie a Pino Daniele?

Sì, è vero. Se ho iniziato con Eduardo, il merito è stato di Pino Daniele. Fu lui a convincermi che un’attrice napoletana non poteva che iniziare dal maestro delle sue radici. Conobbi Pino Daniele all’inizio degli Anni 80 – spiega a Visum – ma già avevo deciso di fare l’attrice. Però mi piaceva anche cantare e ballare. Così fui presa in un gruppo di ragazze, le Camomilla. Eravamo prodotte dalla Ricordi. Frequentavo diversi amici musicisti, tra questi Pino”.

Ed è stato proprio Pino Daniele a consigliarle di andare da Eduardo De Filippo?

Sì. Stavo per andare a Milano dal regista Giorgio Strehler, ma seguii il consiglio di Pino che mi disse di presentarmi prima ad Eduardo. E di questo incontro ne sono stata felice”.

Ricorda quell’incontro con il grande Eduardo?

Avvenne all’Università di Roma dove lui insegnava. Mi disse che suo figlio cercava un’attrice. Mi ritrovai così a casa di Eduardo e conobbi suo figlio Luca che con la sua compagnia stava preparando Ditegli sempre di sì, con la regia di Eduardo. Feci la sostituzione del ruolo di Olga in una scena molto divertente. Luca poi mi chiamò per Napoli milionaria, regia di Francesco Rosi, per il ruolo di Donna Amalia”.

Tornando allo spettacolo Napule è… milionaria, quali sono i momenti più emozionanti?

Eduardo e Pino hanno in comune molti argomenti, temi. Nello spettacolo ci sarà un momento dove Anima si mischierà con Sto ‘cca, poesia di Eduardo dedicata alla moglie Isabella. Tante emozioni quando canterò anche Cammina cammina, momenti trascinanti dove Je so pazzo, si fonde con i versi de Il paese di Pulcinella di Eduardo. Vale la pena di vedere questo spettacolo. Si emozionerà anche il pubblico come mi sono emozionata io”.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro