La prima antologica di Agostino Bonalumi a Milano è ospitata a Palazzo Reale con il titolo “Bonalumi 1958-2013”. La mostra è promossa dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Museo del Novecento in collaborazione con Archivio Bonalumi. E’ curata da Marco Meneguzzo. Catalogo Silvana Editoriale. Ingresso libero
Agostino Bonalumi (1935-2013) non ha bisogno di presentazione poiché le sue opere sono molto note e il suo percorso artistico è avvenuto a Milano con Enrico Castellani e Piero Manzoni nel 1959. Negli anni ’60 è stato in contatto con altri gruppi europei e ora c’è finalmente una scoperta e rivalutazione del suo lavoro. Le opere esposte sono 120 e fanno notare l’attività eclettica e rigorosa di uno dei maggiori astrattisti internazionali con creazioni anche di grandi dimensioni.
Le sue opere dai colori estremamente vivaci e monocromi, sempre con la stessa attenzione al mezzo artistico, risultano molto vivaci e particolari con i loro giochi di luce e ombre. Il percorso espositivo è cronologico e presenta tre grandi installazioni: Blu abitabile, opera di pittura ambientale, realizzata per la mostra Lo Spazio dell’immagine a Foligno nel 1967. La seconda è la ricostruzione dell’opera Struttura modulare bianca che è stata esposta nella sala personale alla XXXV Biennale di Venezia del 1970. La terza propone una parte di grossa superficie esposta all’Institut Matikdenthöhe di Darmstadt.
Marco Meneguzzo scrive: Agostino Bonalumi appartiene a quella generazione che ha preso molto da Lucio Fontana, ma che è riuscita a dare il senso dello spazio in una maniera assolutamente moderna, così come avevano fatto i due suoi amici sodali, Piero Manzoni e Enrico Castellani, pur mantenendo ciascuno una propria e ben riconosciuta cifre espressiva”……Bonalumi ha trovato la chiave per dare un’immagine dell’arte strettamente aderente alla società che stava formandosi ,aprendosi finalmente alla vera modernità, continuando a sperimentare fino alla fine dei suoi giorni.” La sue opere sono estremamente piacevoli e diverse rispetto a quelle gli amici artisti. Difficile vedendole non attribuirle immediatamente a Bonalumi.
In contemporanea il Museo del Novecento, gli dedica una mostra dal titolo “Agostino Bonalumi Spazio, Ambiente, Progetto, lavori non molto noti che spiegano un periodo della sua ricerca che va 1967 alla fine anni ’70 quando pensò di creare opere ambientali di dimensioni notevoli. Ci saranno otto opere su carta che dimostrano la sua continua ricerca sullo spazio. Sempre a Palazzo Reale si potrà vedere una parte di documentario dedicato all’artista dal titolo Agostino Bonalumi L’intelligenza dei materiali del 2018 realizzato dagli Archivi Bonalumi e Zenit Arti Audiovisive con la regia di Fabrizio Galatea.
Emilia Dodi