In occasione del X Anniversario dell’Iscrizione di San Marino nella lista del patrimonio universale dell’Unesco, si apre il 7 luglio 2018 la nuova Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea nell’edificio restaurato Le Logge dei Volontari. Gli artisti presentati sono tra i più significativi dell’arte del secondo Novecento.
Nel Palazzo delle Logge dei Volontari, edificio costruito alla fine del1930, si apre la nuova sede della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di San Marino in collaborazione con il MA*GA di Gallarate e ordinata da Emma Zanella e Alessandro Castiglioni che sono rispettivamente direttore e curatore dei progetti speciali del museo varesino. Il progetto è degli Istituti Culturali, promosso dalla Segreteria di Stato della Repubblica di San Marino.
L’esposizione contempla le opere di artisti di maggior grido di tutte le tendenze partendo dal dopoguerra. Così si inizia con il realismo sociale di Renato Guttuso, all’astrattismo di Emilio Vedoova, all’informale di Renato Birolli e Corrado Cagli, di seguito Achille Perilli. L’informale per gli artisti sanmarinesi si deve a Marina Busignani Reffi, Walter Gasperoni, Gilberto Giovagnoli e Patrizia Taddei. Segue un Archivio Performativo dedicato alla stretta contemporaneità. Nella Galleria non mancano i nuovi servizi che la rendono attuale.
Il museo è predisposto per sezioni delle quali la prima, come detto, riguarda gli artisti dell’immediato dopoguerra, tra i quali per il realismo sociale spicca Renato Guttuso con La resa del 1945, arrivando all’astrattismo di Emilio Vedova con Foresta Vergine Dal Diariio del Brasile del 1954. Tra questi si inseriscono Renato Birolli e Corrado Cagli rispettivamente con Vigna del 1952 e Arunta Boat del 1951 nonché tra gli informali Achille Perilli con Diagramma della realtà umana del 1958 e l’artista sanmarinese Marina Busignani Reffi con vita embrionale del 1960.
La seconda sezione: Arte contemporanea e linguaggi sperimentali, unisce autori molto diversi pur nel loro adottare metodi differenti e qui spicca Patrizia Taddei, prima artista sanmarinese ad entrare in collezione la cui performance è documentata con una serie di foto. Nel contempo sono rappresentati Giuseppe Spagnuolo e Mimmo Jodice che si concentrarono su San Maino. La terza è riferita al ritorno della pittura nell’Europa negli anni ’80 rappresentata dalla Transavanguardia di Enzo Cucchi e Sandro Chia.
Di Cucchi c’è all’esterno una realizzazione permanente del 1987 sulle pareti della Scala Santa dell’Università di San Marino ex Monastero. Alla Transavanguardia appartengono anche i sanmarinesi Gilberto Romagnoli e Walter Gasperoni. Questa sezione si chiude con Luigi Ontani e Enzo Mari che pur differenti per tecnica e modo di pensare, contengono entrambe una buona dose di ironia e spregiudicatezza.
Il catalogo è edito da Biblioteca di Stato di San Marino.
Emilia Dodi