Stati d’animo a Ferrara

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Dante Rossetti Beata Beatrix Edimburgo National Gallery of Scotland Dono di A.E. Anderman in onore del fratello Frank 1928 Bridgeimage

E’ in corso a Ferrara in Palazzo dei Diamanti una mostra che indaga gli sti d’animo degli artisti di fine Ottocento fino al Primo Novecento. Oltre a quelli posseduto dal museo data l’importanza dell’esposizione ci sono prestiti importanti.

Giorgio de Chirico
Lotta di centauri in concessione MIBACT Roma GNAM ©SIAE 2017

Curatori di questa speciale esposizione che indaga gli stati d’animo degli artisti fino Ottocento inizi Novecento, sono tre importanti nomi Maria Grazia Messina, Fernando Mazzocca e Chiara Vorrasi, che hanno per la prima volta studiato quanto con le loro emozioni gli artisti italiani abbiano apportato al cambiamento e rinnovamento dell’arte di questo periodo.

 

Gaetano Previati
Il sogno 1912 olio su tela Collezione privata

 

 

I nomi di Giovanni Segantini, Gaetano Previati e Umberto Boccioni basterebbero per dare un’idea. E’ il momento nel quale l’avvento della modernità vede impegnati artisti e scienziati che cercano di indagare la psiche e questo porta gli artisti stessi a sperimentare un nuovo modo di esprimersi mettendo in luce il proprio stato d’animo.

 

 

Gaetano Previati
Paolo e Francesca1887 Bergamo Fondazione Accademia di Carrara
su concessione dell’accademia di Carrara

Infatti tra simbolismo e divisionismo in Italia vediamo Gaetano Previati, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso fino ai giovani come Boccioni che si dedicarono poi al futurismo. In questa mostra Gaetano Previati ha un posto del tutto particolare essendo in questo caso l’artista di punta della collezione delle Gallerie d’Arte Moderna e contemporanea di Ferrara, anche per il suo ruolo di aver creato un ponte tra Ottocento e le avanguardie del Novecento.

Giuseppe Pellizza da Volpedo
Ricordo di un dolore) Ritratto di Santina Negri) 1889 olio su tela
106×79,5 Accademia di Carrara Bergamo su concessione dell’Accademia

 

 

A questo nuovo modo dì interpretare alcune opere c’è stato il sostegno di musei internazionali e di privati. Infatti è stato inviato Beata Beatrix delle National Gallerie of Scotland, il Fugit amor del Musée Rodin, Ricordo di un dolore dell’Accademia di Carrara fino alla Risata di Boccioni che proviene dal MoMa. Tutto questo grazie ai nuovi studi fatti dai curatori di questo periodo artistico studiato da un altro punto di vista.

 

 

 

Umberto Boccioni :Stati d’animo
Quelli che vanno 1921 Milano concessione Comune di Milano

La mostra mette in luce man mano le emozioni degli artisti fino ad arrivare al verismo e a una rarefazione formare che arrivando all’astrattismo mette in luce i primi stati d’animo del futurismo. Certo questo nuovo modo di interpretare il lavoro di artisti notissimi premette ai visitatori scoprire e cercare nelle opere anche i sentimenti nascosti che magari prima non si pensava esserci e questo getta un altro sguardo alle opere stesse.  Tutto ciò anche grazie all’allestimento contemporaneo nell’oscurità che favorisce la visione delle opere con suoni e proiezioni che immergono il visitatore nella vita di fine secolo. Un allestimento veramente efficace.

Savina Fermi

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