Amin Gulgee è un famoso scultore pakistano che ha esposto in tutto il mondo. Ora espone fino al 26 agosto 2018 una serie di opere con titolo 7.7. in una mostra Macro Testaccio ora detto Mattatoio. Curatori Paolo De Grandis e Claudio Crescentini con Carlotta Scarpa. Ingresso libero.
Amin Gulgee è figlio di un importante artista pakistano, ma si differenzia totalmente dalla linea paterna. E’ uno scultore che usa come mezzo il rame e il bronzo che ritiene metalli malleabili. Le sue creazioni sintetizzano la filosofia indù, l’ascetismo buddista, e la calligrafia islamica per trovare in questo contesto la spiritualità dell’uomo. Le sue opere mostrano la lotta individuale che l’artista compie per conoscere se stesso e avvicinarsi alla Divinità.
Quest’esposizione che fa parte dell’accordo tra Macro e PDG Arte Comunications per mostrare anche a Roma artisti che hanno esposto con successo durante la Biennale Veneziana, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Azienda Speciale Palaexpo, e organizzata da PDG Arte Comunications e Ambasciata della Repubblica del Pakistan in Italia. L’artista con il metallo compone gioielli, installazioni, grandi sculture, e nel suo medium calligrafo destrutturato, e persino grandi tappeti.
Il suo motivo principale è un versetto del Corano che dice “Dio ha insegnato all’uomo quello che non sapeva” che Amin Gulgee mostra destrutturato, è presente in tutte le sue opere. Al Macro La Pelandra presenta due installazioni che si sviluppano per contrasto attraverso il pieno e il vuoto, tra luce e ombra arrivando a una video installazione. Il rame, il carbone e la proiezione di un algoritmo divengono una dimostrazione del percorso di cambiamento, riflessione personale e una strada verso il futuro. Nella suo lavoro Amin Gulgee dimostra come la sua opera sia una sintesi di matematica, arte, spirito, natura dove il legame è la bellezza.
Amin Gulgee ha realizzato mostre in tutto il mondo e anche opere pubbliche in Pakistan come The Message per la presidenza di Islamabad e Minar all’aeroporto internazionale di Karachi ed è premiato con il Prize of Performance la più alta onorificenza che concede il Governo del Pakistan. Il prossimo anno rappresenterà il Pakistan alla mostra internazionale La Biennale di Venezia.
Un’esposizione da visitare.
Emilia Dodi
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