Al Museo Rietberg di Zurigo solo sei settimana dal 6 settembre al 4 novembre 2018, si potrà ammirare il più celebre dipinto di Rosetsu (1754-1799) artista giapponese del diciottesimo secolo dov’è raffigurata la più celebre tigre del Giappone, nonché molte altre opere. Curatori Dr.Khanh Trinh, Dr.Matthew MacKelway, Takeo e Itsuko Atsumi. Catalogo Edition Préstel.
Si racconta che quest’artista nel 1786 abbia in una sola motte decorato le pareti del tempo giapponese zen di Muryöji con una gigantesca tigre e un drago, simboli delle forze primitive d’esistenza umana e della Natura. Questa vera icona della pittura giapponese potrà essere ammirata unitamente a molte altre opere di Nagasawa Rosetsu soltanto in Svizzera per sei settimane a Zurigo nel Museo Rietberg.
Le opere di Rosetsu sono considerate particolarmente affascinanti, dotate di molta fantasia che hanno fatto considerare quest’artista al di fuori di ogni classificazione. Il suo modo di dipingere in molte opere che va dall’impiego della spatola alle dita, non è il solo che l’artista adopera in quanto, come si vede dalle foto, è maestro anche nell’arte d’impiego di sottili pennelli con la china.
La selezione delle opere presentate in mostra propone una vista d’insieme della sua arte e suoi dei motivi preferiti, nonché ll suo repertorio sintetico e formale che lo hanno fatto conoscere in tutto il Giappone, in Germania e negli USA. Il suo frequente cambio di stile, dalle opere dipinte in maniera impetuosa con il pennello e la spatola a quelle delicatissime dipinte con la china, mostra un realismo totale e a volte con pittura quasi astratta.
I suoi dipinti così differenti, creati in pochi anni di vita, mettono il fuoco la sua biografia circondata da leggenda e la sua fede buddista zen. Le sue immagini fanno conoscere un Giappone pre- moderno poco noto e piuttosto vicino alla nostra epoca. La mostra presenta 60 opere che provengono da templi e musei rinomati giapponesi, nonché da quelli americani e tedeschi, e molte di queste sono registrate come patrimonio culturale del Giappone o Tesoro Nazionale.
Oltre ai dipinti di fiori e uccelli dai colori vivaci realizzati in modo molto dettagliato o ritratti di donne dipinti su rotoli sospesi detti kakejiku e rotoli distesi detti makimono, potranno essere ammirate scene panoramiche o paraventi con scene fantastiche e altre opere. Grazie alla scene poco convenzionali e ai colpi di pennello dati rapidamente, i dipinti asiatici hanno preso una forma differente che affascina. Oltre a queste creazioni si potranno ammirare dei pannelli dipinti con la tigre e il leone che l’artista aveva creato nel 1786 per la residenza dell’abbate di Muryöji, che a Zurigo saranno presentati nella ricostruzione del tempio offrendo al pubblico una visione anche dell’architettura dello stesso.
Per ragioni di conservazione la mostra durerà solo sei settimana e dalla quarta ci sarà un avvicendarsi delle opere.
Una mostra di grande interesse che fa conoscere un periodo particolare dell’arte giapponese della seconda metà del Settecento.
Emilia Dodi