La Roma dei Re

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Allestimento mostra La Roma dei Regi

E’ aperta fino al 27 gennaio 2019 la mostra dal titolo “La Roma dei Re Il racconto dell’archeologia”. Nelle Sale Espositive di Palazzo Caffarelli e nell’Area del Tempio di Giove si potranno ammirare reperti presentati per la prima volta al pubblico. L’esposizione è curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presticce. Organizzazione Zetema progetto cultura.

Necropoli dell’Esquilino Tomba 128, oikos ad anello , impasto bronzo 630-620—
580 a.C.

 

 

Una mostra con i reperti romani non è insolita, ma questa che è la prima di una serie che propone attraverso i ritrovamenti la vera storia del periodo nel quale Roma fu comandata dai Re. Infatti tuti conoscono la storia mitologica di Romolo e Remo allattati dalla lupa e la contesa fratricida tra questi, ma pochi possono vantare di avere visto reperti originali del periodo avanti Cristo che quest’esposizione offre.

 

 

Necropoli dell’Esquilino, Gruppo 125, Koryle protocorinzia con decorazione a
rosette a punti e scacchiera 680-650 a.C: periodo Protocorinzio Medio

 

La Roma dei Re il Racconto dell’Archeologia” è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale con il sostegno dell’Università la Sapienza di Roma, dell’Università della Calabria e University of Michigan. Hanno prestato reperti anche il Museo Nazionale Romano, il Museo delle Civiltà e la Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli. E’ proprio partendo dall’idea di una lettura precisa dei dati archeologici che prende luce la fase più antica della storia di Roma.

 

Necropoli dell’Esquilino, tomba 85, Fibula di bronzo con arco decorato con 3
uccellini 900-730 a.C. ( fase laziale 111)

 

Le ampie sezioni della mostra sono sette che raccontano: I Santuari di Roma e palazzi regi-I riti sepolcrali tra il 1000 e il 500 a.C. – Il plastico di Roma arcaica l’abitato più antico: la prima Roma- Scambi e commerci tra età del bronzo e età orientalizzante(1150-620 a.C)-Indicatori di ruolo femminile e maschile- Oggetti di lusso e di prestigio e Corredi funerari- Una sezione è dedicata alla comunicazione e alla didattica. 

 

Necropoli dell’Esquilino, Tomba 11, Tazza d’impasto con ansa bifora ad
estremità cornuta, decorata con motivi geometrici, 870-825 /800 a.C
( fase laziale 118)

Per sommi capi si può dire che la prima sezione è dedicata ai risultati delle ricerche presso il Foro Boario antico approdo sul Tevere e nel Deposito votivo presso il Comizio, unitamente alle ricerche compiute nei Santuario della Velia e della Curiae Veteres presso il Colosseo. La seconda presenta i corredi tombali delle aree occupate dal Foro Romano e dai Fori di Cesare e Augusto. I particolari vasi tombali per la cremazione, a Roma ben presto sono sostituiti dai sarcofagi. La terza sezione mostra l’abitato più antico di Roma e oggetti rinvenuti all’Esquilino e vari sepolcreti romani.

Necropoli dell’Esquilino , Tomba 63, Orciolo d’impasto decorata con motivi
geometrici 870-825 /800 ( fase laziale118)

La quinta sezione inerisce il ruolo tra donna e uomo, ricostruendo i ruoli sociali che hanno avuto le società romane tra il 1000 e il 500 a.C. Infatti secondo un costume delle società protostoriche le sepolture rinvenute mostrano mediante gli oggetti non solo il censo, ma i ruoli occupati nella vita sociale. Qui è mostrato il carro da guerra ritrovato in una sepoltura di un guerriero nella necropoli dell’Esquilino e il giovane sepolto con in capo una ghirlanda rinvenuto in via Magnanapoli.

 

Necropoli dell’Esquilino. Gruppo 103, Pisside ( scatola) di bronzo decorata a sbalzo
con motivi geometrici 775/750-730 a:C. ( fase laziale )

Le sezioni 6 e 7 che riguardano gli oggetti di lusso, sono dedicate ai pochi oggetti rinvenuti negli scavi dell’Esquilino che dimostrano come se gli scavi non sono fatti con competenza rischiano di disperdere un patrimonio che è di tutti. La sezione 8, come scritto , è destinata alla comunicazione e alla didattica.

Una mostra decisamente esaustiva.

Emilia Dodi

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