E la storia ricomincia, tre anni dopo la scomparsa del protagonista Pietro Mori, il fraterno amico giura sulla sua tomba che l’avventura del “Il Paradiso delle signore” non è finita. “Il Paradiso non morirà amico mio, conta su di me” con queste parole commosse Vittorio Conti raccoglie idealmente l’eredità per la conduzione e lo sviluppo del grande magazzino milanese più famoso della tv. Dal 10 settembre per la gioia dei numerosi spettatori e fan, va in onda la prima puntata de “Il Paradiso delle Signore3” ma in forma e collocazione oraria tutta nuova.
La fiction diventa un appuntamento giornaliero, su Rai1 dal lunedì al venerdì alle 15.30, 40 minuti che incolleranno allo schermo certamente quei 4 milioni e più di spettatori che lo scorso novembre, nell’ultima puntata della seconda serie, hanno assistito alla morte violenta di Mori. Ed è proprio questa la scommessa, sapranno i nuovi protagonisti Alessandro Tersigni (nel ruolo di Vittorio Conti) e Alice Torriani (Andreina Mandelli) far dimenticare Pietro e Teresa (anche lei assente, ‘migrata’ forse a Parigi a fare la stilista) e la loro appassionante storia d’amore?
Ne sono certi i dirigenti Rai e il produttore Giannandrea Pecorelli per Aurora Tv che con Rai Fiction e Rai1 ha messo in piedi una mega produzione (la più grande d’Europa su singolo progetto) con 5mila metri quadri di set (di cui 3mila al coperto), 2 troupe complete al lavoro ogni giorno, che all’occorrenza diventano 3, per produrre più di 40’ minuti di montato giornaliero.
Negli studi della Videa a nord di Roma sono state ricostruite con accuratezza storica e attenzione ai dettagli non solo il celebre Grande Magazzino, ma gli ambienti dove i 20 personaggi (oltre alle numerose comparse) intrecciano le loro storie. Negozi, piazze, club esclusivi e case, dagli ambienti ‘nobili’ dei ricchi imprenditori, a quelli di un’agiata borghesia crescente fino agli affollati ma dignitosi alloggi degli immigrati che dal sud Italia arrivano a Milano in cerca di un futuro migliore. Da settembre 1959 fino alla primavera del ’60 la fiction racconta, attraverso le storie dei protagonisti, l’Italia che respirava l’aria del boom economico con l’ottimismo e euforia che avrebbe portato.
L’attenzione per l’attualità è la mission dichiarata di Rai Fiction che, come sostiene il direttore Tinny Adreatta:“si può raccontare attraverso il passato. Ne ‘Il Paradiso’- prosegue – la narrazione del passato mette in luce problemi moderni come l’immigrazione o la violenza contro le donne, il desiderio di queste di affermarsi nel mondo del lavoro con pari dignità degli uomini e di assumere un peso maggiore all’interno della famiglia e della società”.
E’ evidente che il target di riferimento resta quello femminile e di ‘una certa età’ ma è “un progetto trasversale – dice in direttore Andreatta- che raccontando le aspirazioni e i sogni soprattutto dei giovani mira a coinvolgere i ragazzi che al giorno d’oggi vivono (anche se in maniera diversa) le stesse aspirazioni e sogni. E – prosegue – strizza l’occhio anche al pubblico maschile parlando di affari e finanza con tutti gli intrighi che spesso li caratterizzano”.
Palestra di lusso per giovani registi, attori e autori affiancati da professionisti di maggiore esperienza, la Factory de “Il Paradiso delle signore3” è pronta a sfornare 180 puntate per otto mesi di lavoro con una curiosa e piacevole contemporaneità stagionale tra la messa in onda e il periodo rappresentato nella fiction. Insomma, non vedremo (come a volte accade) addobbi natalizi ad ottobre ne costumi da bagno in pieno inverno.
Tutto a vantaggio dei numerosi riferimenti storici, dall’inaugurazione del Teatro alla Scala con l’”Otello” e il tenore Mario Del Monaco, alla morte di Coppi il 2 gennaio del 1960, dalla preparazione delle Olimpiadi a Roma (uno dei personaggi tenterà di far parte della squadra d’equitazione coi fratelli D’Inzeo, i cosiddetti Fratelli d’Italia, che trionferanno poi in quell’epica edizione dei Giochi), al crollo della diga di Malpasset nel sud della Francia. Spesso ispirandosi alle celebri copertine de La Domenica del Corriere illustrate da Walter Molino di cui il produttore Pecorelli ha comprato copie e diritti.
Ricchissimo il cast, che oltre ai nuovi protagonisti (già presenti nella precedente serie) propone nuove storie e tante new entry tra giovani attori e interpreti già molto amati dal pubblico delle fiction. Vanessa Gravina è la spietata Adelaide di sant’Erasmo, Roberto Farnesi (Umberto Guarnieri), Giorgio Lupano (Luciano Cattaneo ), tra i giovani l’attrice Gloria Radulescu, e tra gli altri Giulio Corso giovane attore siciliano che interpreta Antonio Amato che con la sua numerosa famiglia, rappresenta il tema dell’immigrazione interna di quegli anni, così crudelmente attuale anche se oggi è di diversa provenienza e ‘colore’.
Ludovica Mariani