Eh si, siamo arrivati alla quarantatreesima edizione del Toronto International Film Fest, che, sempre più importante negli anni, è diventato il più forte ed agguerrito festival cinematografico del pianeta, soprattutto sotto la presidenza di Peers Handling che, purtroppo, quest’anno lascia il suo posto di comando, per ‘vivere la sua vita che è piena anche di altri interessi’, come ci ha detto lui stesso a Cannes, pochi mesi fa, durante l’annuale, attesissimo party del Tiff sulla Croisette.
“Quest’anno abbiamo una selezione eccezionale di film che entusiasmerà il pubblico a tutti i livelli. La line-up mostra infatti autori già affermati ed amati accanto alle nuove voci del mondo cinematografico e, numerose poi, sono poi le presenze femminili. E le narrazioni cinematografiche provenienti, come al solito da tutto il mondo, servono a testimoniare l’unicità dei film realizzati”.
Così, dal 6 al 16 settembre ecco che l’universo cinematografico si trasferisce, armi e bagagli, a Toronto, per dieci intensi giorni di cinema non stop, ma vediamo alcune delle più ghiotte anticipazioni, infatti, tra le anteprime mondiali ecco Beautiful Boy di Felix Van Groeningen con Steve Carell e Timothée Chalamet, Widows di Steve McQueen, e, passati anche a Venezia ecco First Man di Damien Chazelle con Ryan Gosling e l’esordio alla regia di Bradley Cooper, A Star is Born, con Lady Gaga.
Tra i nuovi film If Beale Street Could Talk di Barry Jenkins, Sunset di László Nemes, il bellissimo ed imperdibile Roma di Alfonso Cuarón, Non Fiction di Olivier Assayas, High Life, con Robert Pattinson di Claire Denis e Maya di Mia Hansen-Løve.
Tra le presentazioni speciali, parlando a bandiera, c’è poi Dogman di Matteo Garrone, poi The Sisters Brothers di Jacques Audiard, Mouthpiece di Patricia Rozema, Ben is Back di Peter Hedges, Burning del coreano Lee Chang-dong, Can You Ever Forgive Me? firmato da Marielle Heller, Capernaum dell’attrice e regista libanese Nadine Labaki, e Cold War di Paweł Pawlikowski.
Loro di Paolo Sorrentino, è qui in anteprima mondiale nella sua versione internazionale, come un unico film, e corre nella sezione Masters. Da Venezia ecco ancora il film di Roberto Minervini, What You Gonna Do When the World’s on Fire?, una riflessione sull’intensificarsi dell’odio razziale negli Stati Uniti, in un accurato ritratto di una comunità afroamericana che combatte per avere giustizia. In anteprima mondiale c’è anche il film di Edoardo De Angelis Il Vizio della Speranza fare bella mostra di se nella sezione Contemporary World Cinema.
Che la festa cominci!
Mariangiola Castrovilli