Fino al 23 settembre 2018 al Complesso del Vittoriano Ala Brasini c’è una particolare e interessante esposizione di Marcella Mencherini con 29 opere di cui 13 inedite. Gestione e organizzazione dell’esposizione è di Arthemisia Group.
Il titolo è espressione della ricerca di quest’artista che dipinge unendo nella sua opera pensieri onirici che divengono tele tra il surreale e il simbolismo, particolarmente interessanti non solo per le idee, ma anche per il linguaggio coloristico dove c’è l’unione tra il suo universo artistico e il mondo dell’aviazione e dello spazio. Questo senza particolari riferimenti e anzi molto personali anche per il vorticismo che potrebbe far pensare all’aeropittura del tempo passato. E’ chiaro che l’artista, figlia d’arte, riesce a far comprendere le proprie idee con opere molto coinvolgenti tanto che molte di queste sono esposte nel Museo storico dell’Aeronautica Militare Italiana, che ha anche dato il suo patrocinio alla mostra.
L’esposizione può essere divisa in due stadi, il primo è quello onirico e surreale con la sua ricerca totale verso la libertà, anche quando si vedono una Roma, una Città medievale, Firenze e Milano dipinte tra realtà e sogno. La seconda e certamente molto interessante, è quella tutta dedicata all’aeropittura, poiché la sua immaginazione dello spazio è resa mediante vortici e bellissimi colori che aiutano a credere in un futuro celeste.
In queste opere l’aereo diviene quasi un missile che vortica per raggiungere altri mondi, mentre la rotta ben definita vede l’aereo volare sempre più in alto tentando un record, librandosi nello spazio. L’aeropittura è un linguaggio che l’artista toscana ha scelto piuttosto recentemente che ben è mostrato nella sua particolare figurazione, stimolando la sua valida vena artistica.
Sue opere fanno parte dei Musei Vaticani, Museo storico di Vigna di Valle, Museo Caproni, e nei luoghi dell’Aeronautica militare di Roma. Bari, Milano, Pozzuoli, Losanna, nel Poligono sperimentale di Salto di Quarto e in tantissimi altri luoghi dell’aeronautica sia militare, che civile. Alcune sue opere sono stati utilizzate da Tiscali per la realizzazione di schede telefoniche speciali. Una mostra interessante e coinvolgente.
Emilia Dodi