A teatro va in scena il privato di Giuseppe Verdi

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Solo per tre sere al Teatro Porta Portese di Roma è andato in scena un originale spettacolo, Voci di donne. Note di Verdi, scritto ed interpretato da Pacifica Artuso, per la regia di Daniele Scattina, dove viene raccontato il privato di Giuseppe Verdi e il suo rapporto con le donne.

Pacifica Artuso, attrice, autrice e regista teatrale, nonché docente di Arte scenica presso il Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento, con questo spettacolo ha voluto dar voce alle donne più importanti di Giuseppe Verdi: la seconda moglie Giuseppina Strepponi e la sua “musa” ispiratrice, Teresa Stolz, cantante famosa di allora, forse sua amante.

Ad inizio dello spettacolo, sul palco fa il suo ingresso un misterioso personaggio femminile che racconta il mondo del teatro: una cantante lirica che, improvvisamente, perde la voce. Siamo nella seconda metà del 19° secolo e la donna è, per l’appunto, Giuseppina Strepponi, che racconta la sua lunga storia con Verdi, dal loro primo incontro fino agli ultimi anni, svelando aspetti privati del Maestro e la genesi di alcuni suoi capolavori.

Il racconto della vita di Verdi prosegue con Teresa Stolz, interprete di alcune delle sue opere più famose come il Don Carlos, La forza del destino, Un ballo in maschera, Aida, rivelandosi come “musa ispiratrice”, amica e confidente. Nonostante le cronache del tempo abbiano scritto fiumi di inchiostro, non si è mai capito se fra Giuseppe Verdi e la soprano Stolz ci sia stata qualcosa più dell’amicizia. Una cosa è certa: la Stolz frequentava la casa dove Verdi abitava con Giuseppina Strepponi, della quale fu anche amica.

Le due protagoniste della vita di Verdi sono state magistralmente interpretate da Pacifica Artuso, che regge quasi tutto da sola uno spettacolo interessante ed impegnativo; le due donne si possono distinguere grazie ad un gioco di luci realizzato da Aliberto Sagretti. Ad affiancare l’Artuso sul palco, la bravissima coreografa e danzatrice Giusy Pizzimenti che, dopo essersi classificata al primo posto al concorso “Giovani Talenti” ha perfezionato la sua formazione presso il Nuovo Balletto di Roma, con il maestro André de la Roche.

Bellissimo il finale dove Pacifica Artuso, dando voce a Teresa Stolz, rimasta sola, dopo la morte di Verdi avvenuta nel 1901, per esprimere il senso più profondo del lutto, ha fatto un insolito omaggio a Luigi Pirandello della novella Colloquio con la madre. Lo spettacolo merita di essere visto, peccato che sia andato in scena solo per tre sere.

Giancarlo Leone

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