In un paese fantasma distrutto dal terremoto resta Elia unico abitante ad aggirarsi nelle stradine deserte, tra le macerie delle case, della chiesetta e del piccolo bar, tra la polvere del vecchio cinema e dei ricordi.
Lui non c’era quando l’evento catastrofico ha portato via la vita di tanti abitanti di Provvidenza (questo il nome del piccolo borgo) e anche quella di Maria sua moglie, maestra di scuola. Forse per questo, a differenza di tutti gli altri sopravvissuti, non vuole andarsene ora. La solitudine non è un problema e neppure gli occhi vuoti delle finestre senza vetri e i cigolii delle porte lasciate aperte dopo l’evacuazione. Elia restaura, dipinge, ricostruisce lì dove c’è ‘casa sua’, le fondamenta della sua vita e le radici della memoria. “Il Bene Mio” secondo lungometraggio di Pippo Mezzapesa racconta con un realismo solo apparente una storia tragicamente sempre attuale.
Girato a Gravina di Puglia e ad Apice vecchia, un paesino in provincia di Benevento realmente abbandonato a seguito di un terremoto, il film usa la lucida follia del protagonista interpretato da Sergio Rubini per dare un corpo al valore della Memoria, Elia è questo, tra tutti coloro che vogliono dimenticare per ricominciare a vivere in un ‘altrove’ senza anima e senza identità.
Dal Sindaco (cognato di Elia) che erige muri “per la sicurezza di tutti”, ai ragazzotti in motorino che organizzano scorribande per prendersi gioco dello ‘scemo del villaggio’ fino ai soli amici rimasti a Elia, Rita che lo rifornisce di cibo e materiali con i quali Elia ‘aggiusta le cose’, e Gesualdo proprietario di una piccola agenzia di viaggi che vorrebbe coinvolgerlo nella sua attività.
Il dilemma tra il restare e andare e cosa sia davvero giusto sembra avere una risposta quando Elia comincia a sentire strani rumori, a trovare tracce di umanità a percepire una presenza che lui crede essere lo spirito della moglie. Ma Elia non sta impazzendo come tutti credono, c’è davvero una presenza e si tratta di Noor giovane profuga fuggita da una sua tragedia, che si nasconde tra le macerie del paese cercando il modo di raggiungere la Francia dove vive tutto quello che resta della sua famiglia.
In un finale che non ha una sola risposta né una verità certa “Il Bene Mio” è il racconto commovente di una comunità le cui ferite dell’anima sono profonde quanto quelle della Terra. E in un Paese come l’Italia dove alle devastazioni si risponde con lo sradicamento delle persone e le casette prefabbricate (quando va bene!) si sostiene la forza della comunità e non solo nell’elaborazione del lutto, ma nel ricordo, nella ricostruzione, nel recupero: vecchi occhiali con nuove lenti.
Prodotto da Altre Storie con RaiCinema il film presentato all’ultima Mostra di Venezia come evento speciale fuori concorso alle Giornate degli Autori vede tra gli interpreti, oltre a Sergio Rubini, Dino Abbrescia (Gesualdo), Sonya Meliah (Noor), Teresa Saponangelo (Rita), Francesco De Vito, Michele Sinisi, Caterina Valente.
Ludovica Mariani