La Royal Academy of Arts presenta alla Gabrielle Jungels- Winkler Galleries in Burlington Gardens a Londra, un’esposizione del celebre architetto italiano Renzo Piano, accademico onorario della stessa. E’ una celebrazione in occasione del 250° anniversario della Royal Academy. La mostra è aperta dal 15 settembre 2018 al 20 gennaio 2019.
Renzo Piano (1937) è uno dei più importanti architetti mondiali e le sue realizzazioni hanno arricchito molti spazi in tutto il mondo. Quando disegnò il Centre Pompidou di Parigi era un giovane architetto che lavorava con Richard Rogers e i suoi progetti includevano anche il The Shard a Londra e il Whitney Museum of American Arts di New York. Il suo lavoro è continuato tenendo conto nei suoi progetti dell’importanza della figura umana.
Dal 1981 ha creato il Renzo Piano Building Workshop che ha sedi a Parigi, Genova e New York dove lavora uno staff di 150 giovani architetti, che hanno realizzato 100 progetti tra i quali palazzi istituzionali e culturali, negozi e uffici, in vari luoghi. Nato in una famiglia d’imprenditori, Piano per sue realizzazioni dà molto rilievo all’eleganza delle strutture, disegnandole pezzo per pezzo, occupandosi della forma, dei sistemi statici degli edifici, perché abbiano le migliori performaces tecniche e estetiche dando grande importanza alla visione degli stessi.
La mostra Renzo Piano The Art of Making Buildings presenta opere che datano dal suo inizio quando sperimentava i suoi progetti strutturalmente innovativi. Tra questi spiccano il Centre Pompidou a Parigi del 1971, Il Jean-Marie Yjibaou Cultural Centre di Noumea del 1998, The New York Times Building del 2007, The Shard di Londra del 2012, Jardins Seydoux Pathé Foundation di Parigi del 2014 e il Whitney Museum of American Art di New York del 2015.
Tra i tanti- e sono molti- progetti che non vanno dimenticati ci sono i lavori per la Cité internationelle di Lione e il Parco della Musica di Roma, esteticamente splendido, che a causa dei ritrovamenti archeologici lo ha visto cambiare in corso d’opera e che purtroppo risulta deficitario nel numero degli ascensori e nelle scale. Se si volesse parlare delle sue architetture non basterebbero un numero infinito di pagine. Nella mostra sono presentati dei rari materiali d’archivio, fotografie e disegni che rivelano il processo di svolgimento delle opere create da Piano.
Per esempio il display del modello originale del Menil Collection di Houston del 1986, dove Piano e il suo team hanno rigorosamente impiegato un metodo per valorizzare la luce naturale nelle gallerie creando degli spazi ideali per osservare l’arte, così come nel Palazzo del New York Time e nel Centro Culturale Jean-Marie Thjibaou di Noumea. Le sue realizzazioni sono messe a fuoco dalle fotografie di Renzo Berengario Gardin e da uno speciale film di Thomas Riedelsheimer che mette in luce la sensibilità delle opere architettoniche di Renzo Piano.
Emilia Dodi