Il 33° Festival Internazionale di Mardelplata, che abbiamo passato quasi tutto sotto la pioggia ed un vento impetuoso, si è chiuso nel giorno dell’annuncio del ritrovamento dell’A.R.A. San Juan, il sommergibile scomparso proprio un anno fa il 15 novembre.
Così, durante la cerimonia c’è stata una menzione speciale per i 44 eroi del sommergibile A.R.A. San Juan, ha detto Fernando E. Juan Lima vicepresidente dell’INCAA “Abbracciamo oggi con infinita tristezza i familiari di ognuno di questi nostri eroi. Siamo profondamente commossi. Ci siamo riuniti qui, stasera per annunciare i premi della competenza ufficiale del 33º Festival Internazionale Cinematografico di Mar del Plata, organizzato dall’ Istituto Nazionale del Cinema ed Arti Audiovisuali, ma, il nostro cuore è con loro”.
La cerimonia, iniziata per la prima volta, nel pomeriggio alle 17,30 è stata molto veloce, tanto che all’uscita c’era ancora la luce del giorno ed il solido freddo pungente. La giuria composta da María Alché, María Bonsanti, Valèrie Massadian, Lluis Miñarro e Andrei Ujica hanno scelto per L’Astor de Oro, il premio più importante della competizione internazionale, Entre dos aguas di Isaki Lacuesta, in cui documentario e fiction si fondono in una storia commovente, se vogliamo un po’ il seguito di La leyenda del tiempo, in cui il regista, ritrova luoghi e protagonisti di allora, i fratelli Isra e Cheito. Uno è appena uscito di prigione e l’altro è un marinaio, appena sbarcato dalla nave della Marina su cui lavora. Un film che, recuperando frammenti della vecchia storia, ci mostra le emozioni e la fragilità dei protagonisti.
Entre Dos Aguas è stato anche premiato con l’Astor per il miglior attore protagonista del concorso internazionale, Israel Gòmez Romero. Judy Hill, protagonista de What You Gonna Do When the World’s on Fire?, si è aggiudicata l’Astor per la miglior attrice protagonista, mentre al regista del film, Roberto Minervini, è stato assegnato L’Astor per la miglior regia. Miglior copione invece, sempre nel concorso internazionale, l’Astor è andato a Federico Veiroj, che ha firmato Belmonte. Un ex aequo invece per il Premio speciale della giuria, a Chuva é cantoria na aldeia dos mortos di João Salaviza e Renée Nader Messora, e a Vendrán lluvias suaves di Iván Fund.
Per la Competenza Latinoamericana, i giurati Adam Cook, Camila Donoso e Lee Sang-yong hanno premiato, come miglior film, Fausto di Andrea Bussmann , mentre la loro menzione speciale per i lungometraggi è andata a Las cruces di Teresa Arredondo Lugon e Carlos Vásquez Méndez. Miglior corto è stato invece El cementerio se alumbra di Luis Alejandro Yero.
Passando alla Competencia Argentina, la giuria composta da Andy Starke, Violeta Kovacsics e José Luis Torres Leiva, ha riconosciuto come miglior film El árbol negro di Máximo Ciambella e Damián Coluccio mentre per i corti, ancora un ex aequo a Aquel verano sin hogar de Santiago Reale e Mientras las olas di Delfina Gavalda e Carmen Rivoira. Menzione speciale della giuria a Julia y el zorro di Inés Barrionuevo.
Ancora una novità, quella della Critica Giovane che ha premiato Tierra Franca di Leonor Tales, e Cine.Ar ha scelto, tra i miglior cortometraggi, Mientras las olas. Ancora un premio, quello alla carriera, a Mark Berger, spettacolare tecnico del suono già vincitore di quattro Premi Oscar che, spiritosamente ha ringraziato il pubblico che va al cinema concludendo ‘ Grazie a tutti gli spettatori per … ascoltare”.
Mariangiola Castrovilli