Agli Uffizi di Firenze dal 20 novembre 2018 al 17 febbraio 2019 c’è la mostra “Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi” con le opere ispirate all’artista cinese dalla Divina Commedia. L’esposizione è co-curata dal direttore Eike Schimdt e da Laura Donati curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. Catalogo trilingue.
Gli Uffizi seguendo la linea artistica che ogni museo non è un luogo statico ma deve essere dinamico, espone l’artista contemporaneo Cai-Guo-Quing che ha creato le sue opere proprio ispirandosi alla Divina Commedia di Dante e alla flora rinascimentale. L’artista dipinge la natura, il cosmo e le emozioni che proprio la natura riesce ad ispirargli.
Per prepararsi all’esposizione si è dedicato allo studio della punta d’argento presso il Gabinetto dei Disegni e della Stampe degli Uffizi e frequentando il giardino mediceo di Boboli per osservare le diversità di fiori propria del Rinascimento. La varietà di fiori che si continuano a coltivare nella limonaia, serra medicea, sono state per lui fonte dii grandissima ispirazione.
Non solo, lavorando vicino agli esperti botanici degli Uffizi, ha ricreato varietà floreali del Rinascimento riproducendole sulla tela. La mostra vedrà esposte circa sessanta opere o gruppi di dipinti di varie dimensioni realizzate con polvere da sparo e i bozzetti dell’artista che ne illustrano il processo creativo. Le opere sono create con tecniche originali sviluppate appositamente per l’esposizione, tra cui la tecnica della pittura tramite bastoncini di incenso ispiratagli dalla collezioni di disegni a punta d’argento degli Uffizi.
Questa grandiosa esposizione si dispiegherà nelle dieci gallerie delle sale caravaggesche del corpo principale degli Uffizi e ogni sala sarà tematica. Infatti i nomi che l’artista ha inteso dare lo dimostrano. Si parte con il Dialogo con Caravaggio, e poi il Giardino del Rinascimento, il Giardino del Colore, il Giardino della Natura, il Giardino del Cosmo e il Giardino dell’Erotico.
Le dichiarazioni di Cai Guo-Quiang fanno capire il suo pensiero: “Volevo purificare le cose questa volta, e concentrarmi principalmente sulla pittura di fiori….il porre l’attenzione su un singolo tema mi ha portato a ulteriori considerazioni: Cos’altro si può fare con la pittura? Come possiamo creare dei buoni dipinti attraverso i fiori? Come possiamo dipingere spontaneamente e con libero fervore, spingendo i dipinti a essere sempre più audaci ancorando e centrando il cuore e la mente. Queste considerazioni costituiscono sia il principio fondamentale che gli obbiettivi. Una volta purificate le cose, diventa ancora più difficile evitare le difficoltà le difficoltà del dipingere!”. L’ esposizione fa parte del progetto di Cai “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale” che è iniziata nel 2017 con mostre nei sei musei più noti al mondo tra i quali il Museo del Prado, del Puskin e nel 2019 andrà al Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Per ciascuno di questi ha creato opere ispirategli dal contenuto.
Anna Camia