È in corso a Palermo nell’ambito di Palermo Capitale della Cultura 2018, la mostra “Foresta Urban” che contempla grandi opere in situ di importanti artisti contemporanei in modo da creare un collegamento tra queste esposte in Piazza Bologna e Palazzo Belmonte Riso. Curatore Paolo Falcone. Organizzazione Civita.
Palermo come sede di Capitale della Cultura 2018 ha presentato e presenta grandi esposizioni grazie all’interessamento della direttrice del Polo Museale Valeria Patrizia Li Vigni e la Fondazione Internazionale Terzo Pilastro della quale è presidente il Prof. Emanuele F.M. Emanuele. Questa volta si è voluto coniugare natura e cultura chiedendo a artisti contemporanei internazionali di creare una sorte di foresta urbana con opere appositamente create per la città.
Come dichiarato da Valeria Patrizia Li Vigni: “Il Polo del Contemporaneo è fermamente convinto che la ricerca del bello non può prescindere dalle condizioni naturalistiche del luogo. Il bello si interpreta nel migliore dei modi in un rimando costante tra natura e cultura. Un binomio indissolubile , quello di natura e cultura, che oggi dobbiamo tutelare per salvaguardare un patrimonio, che sempre più rischia di soffocare. La mostra è un richiamo a focalizzare la nostra attenzione, attraverso le opere di grandi artisti, sul tema della salvaguardia naturalistica”.
Per questo sono stati chiamati importanti artisti contemporanei tra i quali: Al Weiwei, Doug Aitken, Francesco De Grandi, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Jimmie Durhan, Olafur Eliasson, Bill Fontana, Goldschmied & Chiari, Carsten H ller, Ann Veronica Janssens, Koo Jeong A, Richard Long, Ernesto Neto, Benedetto Pietromarchi, Tomăs Saraceno, Astrid Seme, Conrad Shawcross, Andreas Slominki, Pascal Martine Tayou, Luca Vitone.
Il Prof. Emanuele F.M. Emanuele ha ribadito: “Il rapporto tra uomo e natura, tra natura e cultura, è sempre stato una costante dell’arte, fin dagli albori delle prime manifestazioni espressive dell’uomo………….L’arte che noi definiamo contemporanea- benchè personalmente io ritengo che l’arte sia un fluire incessante e continuo, che sfugge ad ogni catalogazione o settorializzazione- non fa eccezione, caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi urgenti significati: in un mondo in cui l’ambiente è sempre più maltrattato e minacciato , diviene imprescindibile assumere un nuovo impegni morale, attraverso la forza comunicativa dell’arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura………..”. Questo progetto vuole creare attraverso le diverse espressioni artistiche un modo nuovo di interpretare la natura come gli artisti del 2000 la concepiscono, realizzando una foresta ideale e simbolica secondo il loro concetto realizzativo. La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio 2019.
Anna Camia