Tanti i film in competizione nelle varie sezioni, che hanno partecipato a questa 31° edizione del Tokio International Film Fest jp. E tanti i premi, ad iniziare da quello importantissimo del pubblico, che ha incoronato Another World, di Junji Sakamoto, dramma di tre vecchi amici che, dopo molto tempo, si ritrovano. Il regista ha ringraziato dicendo “Non mi aspettavo certo di vincere. Grazie a tutti coloro che hanno capito il film, ed anche a quelli, che non lo hanno capito”.
Il miglior contributo artistico, l’ha portato a casa il bel lavoro di Ralph Fiennes The White Crow, un biopic del ballerino Rudolf Nureyev. Il premio Wowow per la migliore sceneggiatura è andato ad Amanda, il potente dramma francese sulle conseguenze di un attentato terroristico a Parigi, che colpisce, tra gli altri, la mamma della protagonista, Amanda appunto, una deliziosa bimba che vi commuoverà oltre ogni dire. Importante la sceneggiatura, scritta a quattro mani, dal regista Mikhaël Hers e da Maud Ameline.
Il nostro Edoardo De Angelis, già vincitore del Premio del pubblico alla Festa del cinema di Roma 2018, adesso, qui a Tokyo, ha portato a casa 2 Awards, quello per la Migliore attrice a Pina Turco, indimenticabile interprete del suo film, e quello per la Miglior regia, per il suo bellissimo e profondamente toccante The Vice of Hope. Il Premio speciale della giuria è andato a Michael Noer per il suo Before the Frost, il cui protagonista Jesper Christensen, aveva anche già ricevuto il premio come miglior attore.
L’Award più prestigioso del festival, il Tokyo Grand Prix / The Governor of Tokyo Award, è andato al dramma francese Amanda, che qualche istante prima aveva anche portato a casa il premio per la miglior sceneggiatura. Il presidente della giuria Brillante Ma Mendoza ha commentato che Amanda è ‘un lavoro apparentemente semplice, ma non semplice. Una storia di complesse emozioni umane’.
Già ripartito il regista Mikhaël Hers, il premio è stato ricevuto dall’ambasciatore francese in Giappone, Laurent Pic, che ha osservato, ‘tra i registi francesi, Hers è spesso considerato il più giapponese’. Lo stesso Hers, che appare in un videomessaggio, ha dichiarato, ‘Non sono abituato a vincere premi. Figuriamoci ottenerne due. Il Gran Premio poi, è un grande onore. Non vedo l’ora di poter tornare di nuovo in Giappone’.
Appuntamento ad ottobre 2019, per la 32° edizione di questo ricco e ben organizzato festival.
Mariangiola Castrovilli