Testardo, ottuso, con una capacità unica di infilarsi in situazioni pericolose e surreali per seguire le donne che gli hanno fatto perdere la testa. Tutto questo è L’Ispettore Coliandro, il protagonista dell’omonima serie tv dei Manetti Bros, tratta dai romanzi di Carlo Lucarelli che torna mercoledì 14 novembre su Raidue, interpretata come sempre da Giampaolo Morelli. Quest’anno tante guest star, da Claudia Gerini ad una cattivissima Iva Zanicchi.
Quattro nuove avventure noir, ironiche e graffianti. “Con i fratelli Manetti ci capiamo al volo sul set”, ha dichiarato l’attore partenopeo Giampaolo Morelli. Di rimando i Fratelli Manetti hanno dichiarato: “Coliandro ha qualcosa di magico. Proprio nell’idea del personaggio ideato da Carlo Lucarelli c’è qualcosa di immortale che non stanca mai”.
Quest’anno, nelle quattro puntate della serie, tante guest star da Claudia Gerini a Francesco Pannofino, da Gianmarco Tognazzi a Serena Rossi, da Paolo Calabresi a Iva Zanicchi, nel ruolo di una “cattivissima” boss. Questi attori hanno già lavorato con Morelli, che da sempre interpreta il suo personaggio, nonostante siano passati gli anni.
“Coliandro diventa sempre più rocambolesco, ma io sto invecchiando, – ha affermato l’attore – all’inizio avevo 28 anni, adesso ne ho 43. Ci saranno scene action e faccio un po’ di fatica, anche perché a Coliandro un po’ di pancetta è venuta, visto che mangia quasi solo pizza surgelata e birra, quasi sempre da solo sul divano. Il personaggio che interpreto, comunque, è un cult e anche lavorare con i Manetti è musica”.
“Per quanto riguarda Coliandro, con Lucarelli hanno avuto l’intuizione – ha detto l’attore – di creare per ogni puntata un genere diverso, una volta un giallo, un’altra un thriller, una è un noir, lo spettatore non sa e ogni volta ne rimane spiazzato. Un genere che ricorda i film Usa anni ‘90 con cui siamo cresciuti tipo Arma Letale, che non a caso Coliandro cita spesso”.
Questi ispettore televisivo, come i telespettatori ormai sanno, è molto simpatico ed è in servizio alla questura di Bologna. Ha un carattere poco incline all’indagine investigativa, ma riesce sempre ad assicurare gli assassini alla giustizia.
E’ ancora una volta Giampiero Morelli a parlare: “Nelle storie di cui è protagonista ci si infila un po’ per forza e un po’ per sbaglio. Non farebbe mai il disonesto, ci crede veramente. E non tratterebbe mai male una donna. Ogni volta si chiede: sarà questa la volta che mi innamoro? Poi succede qualcosa di inaspettato, insomma è sfigato: non è mai quella giusta”.
Giancarlo Leone