Al Museo di Roma in Trastevere fino al 3 marzo 2019 si può vedere l’antologica “Lisetta Carmi La bellezza della verità” artista che si è espressa con il medium fotografico con 170 scatti molti inediti, visibili su due piani. É curata da Giovan Battista Martini con catalogo Edizioni Postcard 2018.
Lisetta Carmi è un’artista che lasciata l’avviata carriera pianistica ha deciso di considerare, prima di molti altri, il medium fotografico come una forma d’arte visiva, decidendo dagli anni ’60 in poi di dedicarsi solo alla fotografia. La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla crescita culturale, con organizzazione Zetema Progetto Cultura. Con 170 scatti realizzati dall’inizio degli anni ’60 del Novecento fino a tutti glia anni Settanta, la Carmi ha preso in considerazione la vita e il lavoro della gente.
In esposizione oltre alle foto sono presenti le due originali e amatissime macchine fotografiche che l’artista novant’enne ha impiegato per vent’anni, cioè la Leica e la Nikon. La mostra che occupa i due piano del museo si divide in 10 sezioni al piano terra e in 4 sezioni al piano superiore. Al piano terra si inizia con Genova, il porto, il lavoro degli operai, il Cimitero. Qui la Carmi guarda ai camalli lavoratori del porto, agli operai dell’Italsider e poi al monumenti che nel maggior cimitero di Genova danno la possibilità di una lettura di tipo antropologico.
Ci sono poi i reportage degli anni Sessanta che a Piadena la cittadina lombarda, ne fa conoscere i fermenti culturali. E i viaggi in Israele, Pakistan, Nepal, Afghanistan, Messico, Colombia Venezuela, dove impiega la fotografia per la migliore conoscenza di questi popoli. Le acque della Sicilia è il volume pubblicato nel 1977 con i testi di Leonardo Sciascia dove la Carmi indaga il rapporto tra gli abitanti e il paesaggio. E poi l’incontro con Erza Pound e il libro con il quale ha vinto il “Premio Niépce per l’Italia”. Di seguito i ritratti dei più importanti artisti di arte visiva del momento tra i quali Fontana e Scanavino, e a Ivrea nel 1967 dove fotografa Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino e altri.
Del 1969 è il ritratto di Masanobu Fukuoka importante agronomo giapponese. Metropolitani è un libro d’artista realizzato dalla Carmi in una sola copia nel 1965, dedicato alla Metropolitana di Parigi. Travestiti fotografa i personaggi del Centro storico di Genova dalla notte di San Silvestro del 1965 che segue per sei anni, considerando che non esistono uomini e donne ma soltanto esseri umani.
Al piano superiore Il palcoscenico dove realizza i ritratti dei maggiori personaggi dello spettacolo – La musica dove ritornata al pianoforte, realizza le foto di grandi come Abbado, Nomo e altri –Il quaderno musicale di Annalibera che è un fascicolo che lei stessa stampa e rilega nel luglio 1962 dedicato al testo per pianoforte di Luigi Dallapiccola. La mostra chiude con Il parto dove Lisetta Carmi fotografa senza retorica tutti i momenti del parto di una giovane donna nel 1966.
Emilia Dodi