A Palazzo Madama di Torino dal 21 dicembre 2818 al 6 maggio 2019 si apre una mostra dedicata alle regine del periodo sabaudo che unirono nella cultura e nella società Francia e Regno Sabaudo. E’ curata da Clelia Arnaldi di Balme e Maria Paola Ruffino.
Con il titolo “Madame reali: cultura e potere da Parigi a Torino” vengono celebrate cronologicamente con 120 opere tra dipinti, arredi, oggetti d’arte, gioielli, tessuti, ceramiche, disegni e incisioni, Christine de France figlia del re di Francia Enrico IV di Borbone e di Maria de’ Medici (Parigi 1606-Torino 1663) e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours(1644 Parigi- Torino 1724). Entrambe con il matrimonio unirono Parigi e Torino.
La mostra presentata con l’allestimento dell’architetto Loredana Jacopino, documenta per ciascuna Madama le parentele che le legarono alle maggiori case regnanti d’Europa, sia nella loro immagine politica che in quella più intima e femminile. La cronologia, gioco forza, parte da Cristina di Francia con una serie di ritratti che mostrano il suo album familiare: i genitori sovrani di Francia, il fratello Luigi XIII, la sorella Maia Enrichetta regina d’Inghilterra. In effetti il matrimonio che rafforzò la posizione del regno sabaudo in Europa.
Venendo dalla corte francese non poteva che amare le feste e inaugurare i balletti di corte come a Parigi. In mostra anche il dipinto di Filippo d’Agliè suo amante e fedele consigliere. A lei si deve l’ampiamento del Castello del Valentino sul Po e della Vigna ora nota come Villa Abegg. Proprio per il suo amare la natura questa sezione comprende dipinti di fiori e animali, apparati di cucina, nature morte, ricami e apparati in cuoio. Dipinti e oggetti mostrano la ricca vita di palazzo e i mobili di gusto francese come il tavolino in tartaruga e metallo pregiato dell’ebanista Pierre Goté, vero e proprio capolavoro di ebanisteria.
E poi i parati in corame d’Olanda, gli orologi alla China e le porcellane e i prodotti delle colonie. Il vestire alla francese con la scelta di gioielli e tessuti di grandissimo pregio e molti merletti, subentra con lei a quello alla spagnola. Maria Giovanna Battista di Nemours è la regima alla quale si deve la creazione del Monte di prestito, la fondazione dell’Ospedale di San Battista e per la sua residenza Palazzo Madama, l’aver chiamato nel 1718 l’architetto Filippo Juvarra per realizzare il grandioso Salone d’onore che un capolavoro del barocco europeo. Entrambe rimaste vedove furono le reggenti al trono dei rispettivi figli, continuando comunque ad occuparsi di politica.
Le opere esposte provengono da collezionisti privati e da musei italiani e stranieri tra i quali il Castello di Racconigi, i Musei Reali di Torino e la Biblioteca Universitaria , Le Gallerie degli Uffizi e il Museo degli argenti di Firenze, il Museo dei tessuti e quello delle Belle Arti di Lione, il Museo del Rinascimento di Ecouen, il Museo del Prado di Madrid e quello di Versailles. Naturalmente le opere esposte sono creazioni dei maggiori artisti dell’epoca.
Savina Fermi