Sul palcoscenico del Teatro Ghione tre serate “di miracoli” vivacizzate da ben sette tra i più importanti maghi ed illusionisti italiani e non solo. “Abracadabra, la Notte dei Miracoli” è il titolo di questa stupenda rappresentazione che comprende magia, illusionismo ed anche tratti di spettacolo da circo.
La magia è una ipotetica tecnica attraverso la quale il mago si prefigge lo scopo di “gestire” il rapporto con altri esseri umani ed è diversa dall’illusionismo che, utilizzando trucchi sia fisici che mentali, raggiunge lo scopo di creare effetti magici, comunque non reali.
Bambini con il nasino all’insù osservavano affascinati prestigiatori ed illusionisti esibirsi di fronte ad un attento pubblico desideroso di penetrare i segreti di Javier Botta, uno spagnolo campione del mondo di mentalismo, una tecnica che ricorre ad approcci psicologici per “leggere” il comportamento umano dando l’impressione di poter riuscire a penetrare il pensiero dello spettatore indovinandone i più intimi segreti.
Nel corso dello spettacolo un grande “mago” italiano, Walter Mattei è riuscito ad infondere l’illusione, attraverso il suo innato carisma, di poter comunicare producendo spettacolo, e ci è riuscito grazie alle sue doti di illusionista mixate con quelle di spiccato cabarettista: molto bravo ed affascinante l sua esibizione.
Anche la prestazione del mago Shezan, un sognatore concreto che utilizza tecniche orientali per comunicare con l’affascinato pubblico, è stata grandemente apprezzata particolarmente per la genialità che ha utilizzato nell’esporsi al rapporto con il pubblico.
Una serie di ombrelli vaganti organicamente in palcoscenico ha contraddistinto l’esibizione del mago cubano Ernesto Planas che ha intrattenuto il pubblico in forma cabarettistica non disgiunta da una sua particolare tecnica, veramente esaltante ed affascinate tanto per l’aspetto tecnico che spettacolare.
Ed ancora, esibizioni sulla fune della coppia Daniela e Marcello, una coppia di artisti tedeschi che ha anche portato in palcoscenico una eccezionale coppia di dalmati dai teneri nomi di Laila e Kiwi e spettacolari interpretazioni di pirateria vecchia maniera in grado di infondere, insieme a numerosissimi pappagalli molto ben gestiti, una particolare originalità all’esibizione di Gigi Speciale, un apprezzatissimo mago del panorama illusionistico italiano.
Da ultimo ma non ultimi, una coppia di fantasisti in grado di dare vita ad uno spettacolo ironico e dirompente, di forte comicità basata sulla tecnica dell’assurdo mista a sketch, gag, magia, illusioni e trasformismo che risponde al nome de “I Disguido”.
Interessante e bella particolarità dello spettacolo, che ha tenuto il cartellone dal 26 al 28 dicembre scorso, è stata quella di offrire solidarietà attraverso la devoluzione di parte degli incassi all’organizzazione Uniphelan che assiste le famiglie di bambini colpiti dalla sindrome di Phelan Mc Dermid, una deformazione a carattere neurologico che coinvolge le funzioni cognitive in particolare nei bambini.
Andrea Gentili