Nel Museo Diocesano Carlo Maria Martini in occasione del prossimo evento natalizio prestata dalla Chiesa di Santa Corona di Vicenza sarà esposta la celebre tela Adorazione dei Magi del Veronese, dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019. L’iniziativa è curata da Nadia Righi. Catalogo Silvana Editoriale.
Si è giunti alla XI edizione di quest’evento che ogni anno presenta al pubblico milanese un’opera religiosa eseguita dai maggiori artisti di ogni epoca. Quest’anno tocca al grandissimo dipinto di 320×234 cm. che ornava e tornerà a ornare la Cappella Sacra Spina della chiesa domenicana di Santa Corona a Vicenza. L’iniziativa si deve a Nadia Righi, direttrice del museo diocesano di Milano col patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, del Comune di Vicenza con alcuni sponsor.
L’opera è di uno degli artisti più importanti del Rinascimento veneziano, Paolo Caliari detto il Veronese (Verona 1528-Venezia 1588) dal suo luogo di nascita ed è attribuibile al periodo più maturo dell’artista compreso tra il 1573 e il 1575. Questo è il periodo nel quale il Veronese dipinge molte pale d’altare per Venezia e nel Veneto. I colori accesi sono più brillanti, la luminosità è accentuata e l’importazione dell’opera è scenografica. In effetti si tratta di una pala i cui resti in rovina richiamano quelli palladiani. Il tempio ormai in rovina allude al mondo pagano in disfacimento e su questi si appoggia la capanna rifugio della Sacra Famiglia, il cui tema e elaborato sula pala di Pesaro del Tiziano.
I Tre Magi indossano vestiti preziosi di ricchi tessuti che fanno comprendere come la stessa pala sia stata commissionata dal mercante tessile Marcantonio Cogoli, che si vede ritratto alle spalle del Re Moro. Il Re con il mantello rosso è il perno del cerchio che si chiude attorno alla Madonna col Bambino, San Giuseppe e il Re inginocchiato. I paggi e servitori sono anch’essi riccamente vestiti così come la presenza dei cagnolino tipico nelle opere veronesiane, il bue e l’asino osservano il ricco corteo che segue. Sembra la trasformazione di un evento sacro in festa cinquecentesca.
Alla sommità del gruppo di rovine si può ammirare un volo di angeli.
Al tempo del dominio napoleonico fu trasferito a Milano dove rimase per poco tempo per ritornare nella chiesa di Santa Corona a Vicenza. Il dipinto è stato restaurato nel 2014 portando alla luce la ricchezza del colore e la sontuosità pittorica propria del Caliari.
Savina Fermi