Spettacolo per intenditori al Teatro Arcobaleno: Glauco Mari e Roberto Sturno hanno proposto al pubblico una raffinata ed interessante lettura, dedicata interamente al mito di Edipo. Un mito antico, che l’antica Grecia ci ha tramandato con la sua accesa e fantasiosa mitologia. Un episodio immaginifico, al quale si sono alimentati poeti, romanzieri e musicisti: la storia di un incesto inconsapevole, la cui onta i protagonisti cercheranno di lavare con il proprio sangue.
Basti pensare che il grande drammaturgo greco Sofocle scrisse ben due drammi, dedicati al mitico personaggio: l’Edipo Re e l’Edipo a Colono. Lo stesso fecero Eschilo ed Euripide, le cui opere purtroppo si sono perse nel tempo. Ma qualche secolo dopo, anche Seneca, il grande scrittore latino (ma non tutti sanno che nacque a Madrid!!!) scrisse un Edipo Re; e più avanti nel tempo lo stesso fecero Corneille, Cocteau e Dȕrrenmatt, tra gli altri. Per non parlare dei musicisti: Felix Mendelssohn-Bartholdy, Gioacchino Rossini, Ruggero Leoncavallo, Igor Stravinskij, Modest Musorgskij scrissero delle opere ispirate a questa torbida e drammatica storia.
Ebbene in questo contesto culturale ha preso forma una lettura-spettacolo, dal titolo, appunto EDIPO IL MITO: Glauco Mari e Roberto Sturno hanno letto brani tratti da Sofocle, Seneca, Dȕrrenmatt, Tucidide e Cocteau, inserendo tra un pezzo e l’altro dei brani musicali, che sono stati curati dal M° Giovanni Zappalorto ed eseguiti da quest’ultimo alla tastiera e da Francesca Salandri al flauto.
Il risultato è stato uno spettacolo di grande spessore culturale, recitato in modo superlativo, che ha sicuramente dato emozioni e sensazioni al pubblico.
Salvatore Scirè