Tre irresistibili zitelle alle prese con un tragicomico affare di famiglia. Solo per sei giorni, a distanza esatta di un anno, dal 4 al 9 dicembre, nello stesso teatro, il Quirino, due grandi signore del teatro, Lucia Poli e Milena Vukotic, tornano insieme sulla scena per interpretare uno dei romanzi capolavoro di Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, con l’adattamento di Ugo Chiti, per la regia di Geppy Gleijeses. Visum ha incontrato due protagoniste della pièce.
“L’idea di riportare in scena questo capolavoro è stata del regista Geppy Gleijeses che mi ha proposto – spiega a Visum l’attrice – il personaggio di Teresa dicendomi che era perfetto per me. In realtà era un ruolo che mi cercava da sempre, che mi è venuto incontro. Palazzeschi è sempre stato uno dei miei autori preferiti ed io e mio fratello Paolo lo abbiamo saccheggiato in ogni modo. Ora mi mancava solo l’occasione di interpretare Teresa, una vecchia zitella toscana che Palazzeschi tratta malissimo anche nelle sue poesie”.
“Per un’attrice è sempre un’esperienza fantastica interpretare testi come questo che non invecchiano mai. Cambiano tante cose ma gli uomini nei secoli provano sempre la stessa solitudine – commenta la famosa attrice – lo stesso bisogno di amore ed è per questo che la vicenda è ancora attuale. Quando mi è stato proposto di interpretare il ruolo di Carolina, ho accettato con grande felicità, anche perché era una bella occasione di lavorare ancora insieme a Lucia Poli, una grande amica. Con lei, suo fratello Paolo e Marco Messeri avevamo lavorato in tv negli Anni ’70 con Tre moschettieri di Sandro Sequi”.
Lucia parliamo del suo personaggio, Teresa
“Teresa è un personaggio tremendo è la ‘capa’ della famiglia, la più autoritaria e dura anche se nasconde delle tenerezze represse, delle fragilità nascoste. Un personaggio ricco di sfumature. Non le assomiglio perché è molto più dura di me, però la capisco bene”.
“La mia Carolina è introversa. In un ambiente in cui tutti nascondono i sentimenti, lei è quella che si esprime con grande affetto e amore nei riguardi del nipote che è il loro unico erede”.
Milena: “Non me la sento di elargire consigli perché io sono la prima a cercarne. Bisogna essere convinti di quello che si sente di fare. La strada della recitazione è difficile, ma l’importante è avere fiducia e lavorare tanto”.
Lucia: “I giovani vanno scoraggiati, sennò si illudono che tutto sia facile. Ma quelli che proprio lo vogliono, alla fine raggiungono i loro obiettivi”.
Giancarlo Leone