E’ in scena al Teatro Golden di Roma, fino al 13 gennaio, lo spettacolo Magnani-Ferri. Vite da ROMAnzo con Elena Bonelli che racconta la storia di due icone: Anna Magnani e Gabriella Ferri. Canzoni, duetti, monologhi, ma anche proiezioni ed effetti speciali. Con la cantante ed attrice, il Maestro Stefano Reali, regista, musicista e voce narrante dello spettacolo.
Magnani-Ferri. Vite da ROMAnzo. E’ questo il titolo dello spettacolo teatrale in scena al Teatro Golden di Roma fino al 13 gennaio che vede protagonisti Elena Bonelli e Stefano Reali, qui anche come regista e voce narrante dello spettacolo e che racconta la storia di due grandissime icone della Romanità, ovvero Anna Magnani e Gabriella Ferri che, seppur ambedue scomparse, vivono ancora nel presente dell’immaginario collettivo dei giovani e meno giovani.
Tra canzoni, duetti, monologhi, proiezioni ed effetti speciali, le due donne sono raccontate tra risate di gioia, grandi successi tra amori, lacrime, tradimenti, con immancabili colpi di scena. Tra la popolarità e la solitudine, entrambe hanno lasciato un segno importante nella storia del cinema, della televisione, della canzone italiana.
Elena Bonelli per questo spettacolo ha immaginato che le due donne per una sera si trovassero insieme per raccontare le loro storie ricche di particolari, di episodi inediti, storie che in un certo modo si assomigliano, dove a volte la realtà si fonde con l’immaginario.
Eclettica e affascinante la Magnani, trasgressiva e misteriosa la Ferri, Elena Bonelli fa risaltare l’una e l’altra, grazie anche a chi l’accompagna sul palco: Giandomenico Anellino alla chitarra, Dario Rosciglione al contrabbasso, Gianni Oddi al sax e clarinetto, nonché il Maestro Stefano Reali. Vanno in scena i drammi privati dell’interprete del film Roma città aperta di Roberto Rossellini, le gioie per l’unico Oscar vinto nel 1956 come protagonista del film La rosa tatuata diretta da Daniel Mann con Burt Lancaster.
Va in scena la grande attrice che canta ‘O surdato ‘nnmmurato pensando al figlio Luca – avuto dalla relazione con l’attore Massimo Serato – ricoverato in Svizzera per curare la poliomielite. Va in scena la Ferri dalla voce particolare, nata e cresciuta a Testaccio, quartiere popolare di Roma, pazzamente innamorata dalla tenera età del suo papà, un commerciante ambulante di dolci che le trasmette l’amore e la passione per la musica ma che mai le dette soddisfazione dicendole “Ti voglio bene”, forse perché appartenente ad una generazione per cui certe cose non si dicevano.
Elena Bonelli è bravissima, magistrale nel dar voce e corpo alle due icone della Romanità. Uno spettacolo divertente ma anche commovente, che unisce lacrime e risate. Se chiudiamo gli occhi sembra che sul palco ci siano proprio loro, Anna Magnani e Gabriella Ferri per come vengono interpretate.
E’ impressionante per come la Bonelli imita la voce di “Nannarella” con quelle tonalità chiaro-scure uniche, riconoscibili. Così come è impressionante l’interpretazione delle canzoni di Gabriella Ferri: Dove sta Zazà, Sempre, Quanto sei bella Roma: sembra di rivivere gli anni che ha visto la famosa cantante trionfare in varietà tv degli Anni ’70 come Mazzabubù, Dove sta Zazà, ideati e scritti da Castellacci e Pingitore con la regia del grande Antonello Falqui. E lì davanti a noi: è una magia unica, grazie ad Elena Bonelli.
Magnani-Ferri. Vite da ROMAnzo è un grande spettacolo cucito addosso per Elena Bonelli che sempre più incarna la “Voce di Roma nel mondo”, realizzato da Stefano Reali.
Senz’altro da vedere, imperdibile perché rappresenta una lieve carezza che scava nei sentimenti più reconditi dello spettatore nostalgico che sogna una Roma di altri tempi, ai più oggi sconosciuta.
Tra pubblico e privato le vite di Anna Magnani e di Gabriella Ferri, come tutti i comuni mortali, hanno conosciuto le vicissitudini di donne, figlie, mogli, madri (nel caso della Magnani) che hanno gioito, pianto e che, alla fine, si sono sentite sole.
Giancarlo Leone