E’ toccato a Guglielmo Guidi dirigere, al teatro Ghione, una piéce comica dai contorni velati di pietà per i due protagonisti, soli entrambi perché assillati da una profonda malinconia ognuno per i suoi personali motivi, che in ogni modo tentano di liberarsi dei reciproci malumori accoppiando le loro speranze e le loro malinconie in un incontro galante che vede protagonisti un eccellente Franco Castellano nei panni di Eddie ed una avvincente ed anche simpaticamente triste Nataly Caldonazzo in grado di evidenziare tutte le deludenti esperienze coniugali di una splendida Crystal.
I due programmano un week end fuori stagione in una località di mare ed Eddie, che vive ancora con sua madre, logorroico quanto mai, dopo aver convinto Crystal la conduce, per sedurla, nella camera da letto di uno squallido bed and breakfast; nella stanza accade di tutto prima e dopo che i due riescano a far sesso: ci pensano, ci ripensano, si spogliano e si rivestono ricordando i loro trascorsi solitari facendosi trasportare da una assillante malinconia che domina tutto lo spettacolo.
Alla fine, il week end si conclude con una delusissima Crystal che abbandona la partita, anche a causa del maltempo che flagella la zona in cui si trovano, malgrado i ripetuti ripensamenti prima di prendere la terribile decisione, una decisione che suggella, umanamente, il fallimento delle vite dei due protagonisti con l’evidenziarsi delle loro paure e delle rispettive solitudini che malgrado tutti i tentativi esperiti si sovrappongono alle loro speranze.
Insomma, una commedia fatta di speranze e di aspettative deluse, di emozioni e di desideri anche inespressi dal carattere marcatamente personale che evidenzia la mancanza di una famiglia a supporto di ognuno dei due personaggi che gli attori in palcoscenico interpretano in maniera assolutamente adatta al testo di Robert Farquhar, testo che per la prima volta è stato rappresentato al Teatro Ghione, e con successo, dal 15 al 20 gennaio scorso, in Italia.
Andrea Gentili