Grandi novità alle Gallerie estensi di Modena e Ferrara. Dalla metà di dicembre 2018. Inizia con Palazzo dei Diamanti di Ferrara con la mostra “Cantieri paralleli. Lo studio di Belfiore e la Bibbia di Borso D’Este” dal 13 dicembre 2018 al 22 aprile 2019.Curatore Marcello Toffanello. A Modena nello stesso periodo c’è la mostra “Cantiere metallico. Ritratti e imprese”.
Questa mostra riguarda tutta l’opera tecnologica che nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti, ha permesso la riapertura di dieci sale interamente rinnovate offerte al pubblico, completando così il riordinamento degli ambienti espositivi dedicati alle pale d’altare della prima metà del ‘500 che terminano con il polittico del Garofalo e di Dosso Dossi. Si può così ammirare tutta la pittura ferrare dal Trecento al Settecento.
I lavori di allestimento hanno creato una nuova ala dedicata allo Studio di Belfiore e per questo la Gemäldegalerie di Berlino ha concesso la tavola della Musa Poliminia che completa il ciclo originario di Erato e Urania decorazione voluta da Leonello d’Este a metà del ‘400, come luogo di meditazione e di interessi intellettuali. L’intero studiolo può essere ammirato in modo virtuale mediante un touchscreen.
Inoltre, come occasione particolare, è visibile conservata solitamente nella Galleria estense di Modena, la celebre Bibbia di Borso d’Este, testo creato dalla scuola ferrarese del Rinascimento, i cui fogli sono stati miniati da un certo numero di miniatori guidati da Taddeo Crivelli e Franco dei Russi. Mediante un touchscreen sarà possibili sfogliare l’intera Bibbia.
Per gli amanti di questa tipologia, è visibile una selezione di monete antiche, medaglie rinascimentali e gemme della Galleria Estense di Modena che fa conoscere come lo studiolo fosse anche spazio per raccolta e esposizione delle prime collezioni umanistiche.
Contemporaneamente la Galleria estense di Modena ha riaperto l’intero percorso ai visitatori che segue quanto inaugurato nel 2015 post- terremoto. Si inizia con una sala dedicata ai reperti etruschi presentati dopo i complessi restauri, si passa poi a una sala dedicata alla pittura cortese con avori, smalti e manoscritti europei presentati insieme a reperti islamici e orientali, per arrivare alla sala che racconta il rapporto tra Rinascimento e civiltà classica, mettendo insieme opere rinascimentali ispirate da quelle classiche.
Si può ammirare anche la copia della Notte tela del Correggio, copia eseguita quando l’originale fu venduto al Duca di Sassonia. Inoltre fino al 31 marzo 2019 c’è l’esposizione “Gallerie metalliche. Ritratti e imprese del medagliere estense” che presenta una selezione di medaglie e monete tematiche della collezione estense. Il percorso contiene anche alcuni importanti prestiti stranieri. La rassegna completa il riordino, schedatura, restauro e digitalizzazione di 2400 opere eseguito in collaborazione con la Fondazione Memofonte di Firenze.
Anna Camia