Dipingere gli Affetti a Ferrara

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Castello Estense di Ferrara

Al Castello Estense di Ferrara nell’ambito di “Arte per l’Arte” c’è la mostra della quadreria del ASP Centro Servizi alla Persona, che solitamente non sono visibili. La mostra è organizzata da Ferrara Arte ed è visitabile dal 26 gennaio al 26 dicembre 2019.

Lo Scarsellino ( Ippolito Scarsella)
Madonna di Reggio 1600 tela cm.144.5×112,5 Ferrara ASP in deposito presso i Musei
d’Arte Antica

 

 

Ritorna al Castello Estense di Ferrara il progetto dedicato a “L’arte per l’arte” favorito dal Comune di Ferrara in collaborazione con Fondazione Ferrara Arte e promosso per valorizzare il patrimonio storico-artistico della città non visibile a causa del sisma del 2012. Questa mostra sarà ospitata nell’ala sud ed nei Camerini del Castello, quadreria di proprietà della ASP Centro Servizi alla Persona di FERRARA, Masi Torello e Voghera, depositati presso i Musei di Arte Antica. 

 

 

Lo Scarsellino ( Ippolito Scarsella)
Decollazione del Battista 1603-1605 tela cm.245,3×142 Ferrara ASP in deposito presso i Musei
d’Arte Antica

 

 

Dopo le mostre d’arte moderna che hanno avuto molto successo, ora è il momento del Cinquecento e Seicento che è di rilevante importanza non solo per il periodo storico artistico, ma anche perché è quasi sconosciuto ai più. Il viaggio nelle opere esposte farà apprezzare le opere di Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino e di Carlo Bonomi che sono particolarmente importanti per l’arte ferrarese del Cinque e Seicento, uno per la sontuosità delle sue tele, l’altro per la malinconia nei dipinti.

 

 

 

Lo Scarsellino ( Ippolito Scarsella)
Martirio di Santa Margherita 1611 tela cm.240,5×156,5b Ferrara ASP in deposito presso
i Musei d’Arte Antica

 

Nello stesso tempo si potranno conoscere le personalità precedenti o parallele come Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo, il suo manierismo pudico è stato fondamentale nella metà del Cinquecento, Gaspare Venturini che dipinse per i duchi e le comunità religiose e Giuseppe Caletti considerato un artista maledetto della prima metà del Seicento. E ancora nella seconda metà del secolo va citato Giuseppe Avanzi che con la sua opera di conciliazione ha portato l’arte verso il Settecento dove compariranno le figure di Giacomo Parolini e Giuseppe Zola.

 

 

Lo Scarsellino ( Ippolito Scarsella)
Deposizione del Cristo 1612 tela cm. 245×165,3 Ferrara ASP in deposito presso i Musei
d’Arte Antica

Il titolo “Dipingere gli affetti” è stato coniato per due ragioni: la prima perché le opere riguardano il carattere religioso che dopo il Concilio di Trento erano definite per avvicinare i fedeli alla religione, e la seconda in quanto la mostra è presentata tutta con le opere ereditate da ASP Centro Servizi alla Persona che è un organismo di beneficenza. Questa quadreria nasce con le tele che erano di proprietà di istituti religiosi di assistenza ai bisognosi. L’assistenza a Ferrara nasce dalla corte di Alfonso II a Barbara d’Austria fino a Margherita Gonzaga e continua tutt’ora.

Savina Fermi

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