A volte ritornano… corsi e ricorsi della storia… Stavolta, tocca a Carlo Freccero, che imbolsito e sempre più volitivamente dittatoriale, ritorna, a tredici anni di distanza, sul trono di Raidue e, nella lunga lunghissima conferenza stampa odierna nel Salone degli Arazzi di Viale Mazzini, ha imposto al colto e all’inclita i suoi nuovi dictat per Raidue, la rete che governerà con mano ferrea e senza cedimenti.
Intanto, come se non lo sapessimo, tiene a farci sapere che dall’ultimo suo incarico in Rai, ha vissuto in Francia, il suo luogo del cuore e, naturalmente sempre in televisione, il suo mezzo espressivo preferito, come programmatore su France 2 e France 3.
Ed ecco oggi, come ieri che per Freccero, sempre più a ruota libera, conta solo il suo gusto. “E allora partiamo con la fiction che rappresenta l’immaginario della nostra identità. Raidue ha un difetto, la presenza massiccia di un telefilm americano N.C.I.S.”. Brevissima pausa e poi ‘Io lo detesto…’. Ipse dixit…
“I prodotti CBS – riprende Freccero – sono fortemente identitari dell’America. Un po’ come se noi facessimo in Rai dei telefilm su poliziotti, carabinieri, finanza, sarebbe insopportabile. Qui bisogna in qualche modo riintrodurre altri elementi perché sono troppe le identità di un’America che, oltretutto non mi piace, non l’America che consuma prodotti come New York o Boston, ma dell’America di provincia.”
“Attenzione ci sono dei polizieschi d’autore.. ecco io vorrei tanto fare un’operazione di contaminazione e vorrei introdurre quindi, alla domenica, in qualche modo, la replica di prodotti della fiction italiana, meglio le repliche che fanno poca audience al posto della fiction americana che non c’entra nulla. Certo ci sono prodotti CBS molto buoni ma non tutti. Non è possibile che questi telefilm siano in onda a tutte le ore del giorno. Non va bene. No, non va bene”.
Mariangiola Castrovilli