A tu per tu con Gianluca Ramazzotti

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Va in scena al Teatro Quirino, dal 19 febbraio, la pièce francese, La cena delle belve – titolo originale Le Repas des fauves – di Vahé Katchà, con l’adattamento di Vincenzo Cerami e la regia di Julien Sibre e Virginia Acqua, che racconta la storia di un compleanno sotto l’occupazione nazista. Otto attori danno vita alla commedia, fra questi Gianluca Ramazzotti, protagonista e produttore per Ginevra Media Production. Visum l’ha incontrato.

Gianluca, ci racconta la trama di questa commedia?

Sette amici nel 1943, durante l’occupazione nazista, festeggiano un compleanno. Quella stessa sera, però, vengono uccisi due ufficiali delle truppe della Germania ai piedi del palazzo in cui ha luogo la cena. Scatta una rappresaglia. La Gestapo decide – spiega a Visum – di prendere due ostaggi per ogni appartamento. Il comandante dell’esercito invasore conosce il librario proprietario dell’appartamento che ospita la serata e per cortesia fa sapere che lascia all’anfitrione e ai convitati la scelta delle due persone da prelevare a fine cena. E qui che ha inizio la commedia, adattata ed apprezzata da Vincenzo Cerami nel 2013, qualche mese prima della sua scomparsa”.

E’ stato lei a proporre questo progetto a Cerami?

Sì. Nel 2010 seppi che esisteva questo copione rielaborato da Julien Sibre, che chiamai, cercando di farmelo mandare. La cosa non fu molto semplice per problemi legati all’autore, che era scomparso, e ai suoi eredi. Ci vollero ben tre anni – commenta – per avere i diritti d’autore e lo stesso Sibre si dette da fare per dare a questa commedia una paternità oltre i confini francesi. Vedendo lo spettacolo, rimasi estasiato prima di tutto per il grande potere drammaturgico del testo e poi per come il pubblico si immedesimasse in una storia molto dura, ma trattata con spessore ed ironia. Il testo era un mix tra leggerezza e cupezza, tra ironia e dramma, un vero capolavoro”.

Ma in tutto questo cosa c’entra Vincenzo Cerami?

C’entra perché serviva un autore italiano che potesse rendere nella traduzione e nel suo adattamento delle sfumature e dei passaggi in un contesto storico come quello vissuto parallelamente in quegli anni in Italia. Mi feci coraggio ed osai: pensai a Cerami e, pur non conoscendolo, gli inviai una mail con il testo in francese. L’attesa ha superato le mie aspettative: dopo un po’ di tempo mi rispose dicendomi che anche lui era benevolmente colpito dalla trama e dai personaggi presenti nella commedia, così reali quanto vicini a ciascuno di noi. Nonostante fosse già malato, da vero professionista qual era, portò a termine la traduzione e l’adattamento e nel febbraio 2013, esattamente sei anni fa, mi consegnò la versione italiana”.

Una grande soddisfazione per lei………

Non potevo avere di meglio. Cerami era riuscito a traslare quella storia francese in un contesto italiano, dando ai personaggi delle sfumature prettamente nostrane da far pensare che quelle cattiverie, quelle meschinità fossero più vicine a noi italiani che ai francesi. Dopo pochi mesi Cerami venne a mancare e io a tutt’oggi non finirò mai di ringraziarlo. Grazie Vincenzo per il bel regalo che ci hai fatto”.

Chi sono gli altri attori che lavorano con lei?

Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo. Spero che questa commedia piaccia molto al pubblico – come è piaciuta a me la prima volta che l’ho vista: La cena delle belve è una gara di humour nero, crudele, per salvare la pelle, fino al colpo di scena finale”.

Giancarlo Leone

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