Ancora un altro bel film vi attende in sala dal 7 marzo, Gloria Bell del regista cileno Sebastian Lelio alla sua quinta prova. Abbiamo visto Gloria Bell lo scorso settembre a Toronto, dove Lelio ha superato se stesso, battendo, per gradimento, il suo film originale.
Lelio, come ricorderete, nel 2013 ha vinto l’Orso d’Argento assegnato a Paulina Garcia come miglior attrice, ed ha ricevuto anche il Premio della Giuria Ecumenica, ed il Gilde Award. Nel 2018 Lelio ha poi portato a casa il Premio Oscar per Una donna fantastica come miglior film straniero e l’Indipendent Spirit Award come miglior film internazionale, oltre a ricevere una nomination al Golden Globe nella categoria miglior film in lingua straniera.
Adesso Lelio ha spostato la sua Gloria, che diventa Gloria Bell da Santiago a Los Angeles. E mentre nel primo Gloria, Paulina Garcia incarna la faccia moderna del Cile, una donna in bilico tra fragilità e forza, che sa risollevarsi con un bicchiere ed una classe indiscutibili, a Los Angeles la nuova Gloria, ha le sembianze di Julianne Moore, donna divorziata dallo spirito libero, impegnata durante il giorno in ufficio e nottate al fulmicotone sulla pista da ballo dove inanella drink, ballo e occasionali avventure che durano l’espace d’un matin.
Una sera però incontra Arnold (John Turturro) e si trova all’improvviso immersa in una nuova ed inaspettata storia d’amore, bella come il sole ma piena anche di complicazioni che derivano dall’uscire insieme, dall’identità e dalla famiglia.
Nelle sue note di regia Lelio afferma di aver rifatto Gloria perché “nutro un’ammirazione sconfinata per Julianne Moore che avevo conosciuto a Parigi nel 2015 in un giorno d’estate. Mi avevano detto che lei adorava Gloria ma non avrei mai pensato che lo volesse rifare. La sua grande passione per il personaggio e la storia di Gloria mi hanno commosso. Al termine dell’incontro Julianne mi disse ‘Lo farei solo se lo dirigessi tu’. Al che replicai ‘Ed io lo dirigerei solo se nel cast ci fossi tu’“.
Gloria Bell in sala dal 7 marzo con Cinema di Valerio De Paolis.
Mariangiola Castrovilli