Era già stato mal accolto a Venezia 2018 dove non era piaciuto, collezionando un rosario di critiche negative, ma adesso I villeggianti di Valeria Bruni Tedeschi, è pronto per uscire in sala dal 7 marzo con la Lucky Red.
Anche alla presentazione romana i centoventi cinque minuti sono pesati parecchio e già dalla prima ora abbiamo cominciato a guardare impazientemente l’orologio. Che la signora Bruni Tedeschi preferisca usare la nobile arte del cinema per fare una dose massiccia di psicanalisi a spese degli spettatori è un’idea già adottata da suoi colleghi molto più importanti, suscitando sempre però il nostro scontento nei panni non desiderati di psicanalisti, annoiati dalle beghe del loro mondo privato.
Ne I villeggianti, c’è molto della vita privata della Bruni Tedeschi ed ecco così nel cast amici e familiari, perché il film è chiaramente un tentativo di elaborare il profondo dolore per la separazione da Louis Garrel, buttandola sul lavoro. Ed eccola quindi come regista, sceneggiatrice ed attrice rovesciando, sulle nostre spalle, angosce, delusioni, rancori e….
La natura in compenso è bellissima, come belle e piene di suggestioni sono le inquadrature di una grande villa un po’ in rovina in Costa Azzurra. Un posto che sembra essere fuori del tempo e del mondo. La protagonista, Anna (Valeria Bruni Tedeschi) arriva lì con la figlia per qualche giorno di vacanza. Ed eccola nella sua casa con la sua famiglia, gli amici, il personale di servizio, a gestire un dolore ingestibile che non la fa vivere, mentre deve anche organizzare il lavoro per il suo prossimo film.
La vita è difficile si sa e certe emozioni sono ingovernabili, ognuno ha i suoi problemi e ciascuno deve arrangiarsi con il mistero della propria esistenza, che già dopo la prima ora, comincia a toglierci il respiro dalla…noia.
Nelle note di regia la Tedeschi scrive “Le rocce, gli alberi, il mare, la casa, tutto è là, immutabile, mentre gli anni passano. E la storia resta sullo sfondo, anche se forse, non troppo lontana, va avanti violenta e folle. Mi piaceva raccontare la storia di un gruppo di persone in quella casa. La famiglia dei proprietari, gli amici ed i domestici. La solitudine che prova ciascuno nonostante si trovi insieme agli altri. I rapporti di forza, le paure, la vergogna, la ribellione, i desideri, gli amori”.
Nel cast oltre alla Bruni Tedeschi, Pierre Arditi, Valeria Golino, Noémie Lvovsky, Yolande Moreau, dal 7 marzo al cinema
Mariangiola Castrovilli