L’artista argentina che vive a New York presenta nell’ambito di Art City Week-Bologna – MAMBO Sala delle Ciminiere e nel Foyer la sua prima personale in un’istituzione italiana. E’ curata da Lorenzo Balbi con Instant Book edizioni MAMBO.
E’ la prima volta che un’istituzione italiana presenta i lavori di quest’artista che uniscono le più recenti opere: oggetti, sculture e installazioni-video, utilizzando differenti linguaggi filmati con una narrazione ironica e stravagante. La Rottemberg impiega questa metodologia per mettere a fuoco classe, lavoro, genere e valore, che dietro le economie globali sembrano non essere unite fra loro, utilizzando elementi, anche se in modo surreale, di ciò che è invece documentato.
Mika Rottemberg crea complesse metafore del sistema capitalista nel quale viviamo e sulle loro conseguenze. In quest’esposizione l’artista presenta tre nuovi lavori che sono supportati dal Mambo, dal Goldsmith Centre for Contemporary Art London e da Kunsthaus Bregenz e mediante le sue opere mostra la fragilità del corpo umano con l’umorismo, l’assurdo e la confusione. Questo usando in particolare figure femminili note per le loro caratteristiche fisiche insolite, come le body- builder, creando per gli artisti set elaborati che fungono da costumi divenendo così teatro coinvolgendo il pubblico che vive il video.
Dalla produzione di perle coltivate, ai milioni di colori vivaci in un ipermercato cinese, alle salviette umidificanti create con il sudore altrui, Mika Rottemberg, crea personaggi fuori dal comune che attestano il percorso di vita senza senso, sprecata in attività banali e ripetitive di coloro che sono ormai ostaggi senza alcuna possibilità di evolversi. L’artista vuole dimostrare come nella società attuale sono imposte condizioni di vita nelle quali i lavoratori sono impoveriti e l’intelligenza artificiale e l’automazione minacciano continuamente la presenza umana. Quindi le opere della Rottemberg si avvalgono della scultura e della cinematografia per denunciare i danni della globalizzazione.
Dato l’elevato numero delle opere esposte è impossibile darne spiegazione diffusa in questa sede. Le opere sono: Tropical Breeze 2004 Video Installazione, Collezione Pasquale Leccese- Sneeze 2012 video a canale singolo, Collezione Antoine de Galbert Paris – Bowis Balls South Holes (AC and Plant) Video installazione sonora e scultura 2014 – NonNoseknows 2015 Scultura e video installazione – Bowis Bals Souts Holes (AC and Plant) 2014 Video installazione sonora e scultura – Cosmic Generation 2017 Scultura e video installazione – AC and Plant 2018 Aria condizionata, pianta, vaso, acqua-: Finger 2018 Dito artificiale, sistema meccanico Sala delle Ciminiere – Ponytail (Black) 2018 Capelli e sistema meccanico.
E ancora le tre opere prodotte con il sostegno di Goldsmith Center for Contemporary Art- Londra, Kunsthaus Bregenz e MAMBO Bologna: Ponytail (Orange) Capelli, sistema meccanico, Courtesy Collezione Scott e Margot Ziegel – Untitled Celling Projection, 2018 video-installazione multicanale e Smaky Lips (Study #4) 2018-2019 Video installazione a canale singolo.
Ogni opera in mostra ha una didascalia esplicativa a cura del Dipartimento educativo MAMBO e Anna Montagnini.
Emilia Dodi