Dal 10 febbraio al 16 giugno 2019 al MASI di Lugano nella sede del LAC c’è la mostra dedicata al surrealismo svizzero con un centinaio di opere. E’ curata dal direttore Tobia Bezzola con Francesca Benini. Catalogo scientifico bi-lingue che può essere identificato come Il manuale del Surrealismo svizzero.
La mostra volge una luce generale sul surrealismo svizzero e l’influenza che questo movimento ha avuto sulla produzione artistica elvetica con il contributo degli artisti svizzeri come Hans Arp, Alberto Giacometti, Paul Klee e Meret Oppenheim. Attraverso più di 100 opere si mette in luce come si sia svolto la sviluppo del movimento prendendo in considerazione i due precursori come Hans Harp e Paul Klee, e come gli artisti svizzeri abbiano contribuito allo sviluppo del movimento stesso.
Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Kurt Seligmann e Marc Oppenheim partecipanti al movimento parigino sono il punto di forza per lo sviluppo di questo in Svizzera con Otto Abt, Max von Moos, Walter Johannes Moeschlin, Werner Schaad, Otto Taschumi e Walter Kurt Wiemken, e la promozione di queste idee che crearono i gruppi progressisti come il gruppo 33. Nel razionalismo in atto tra le due guerre mondiali, i surrealisti hanno messo in luce la vita interna dell’uomo, con l’inconscio, il sogno, le angosce, le fantasie, l’ossessione sessuale, creando opere molto nuove.
Quest’esposizione è stata possibile dato l’accordo con i vari musei svizzeri, tra i quali il Kunsthaus di Zurigo, il Zentrum Paul Klee, il Kunstmuseum di Basilea, il Kunstmuseum di Berna e numerosi collezionisti privati svizzeri e esteri. Gli artisti in mostra sono: Otto Hans Abt (1903-1989), Hans Arp ( 1880-1966), Karl (1891-1958, Water Bodmer ( 1903-1966), Serge Brignoni ( 1903-2002), Hans Erni ( 1909-2015), Alberto Giacometti (1901-1966), Henriette Grindat /1921-1986), Paul Klee (1879-1940), Le Courbusier ( 1887-1965), Leo Leuppi ( 1893-1972), Maass Ernst ( 1904-1971) Walter Jhoann Moeschin ( 1902-1961), Max von Moos ( 1903-1979), Meret Elizabeth Oppenheim ( 1913-1965).
E ancora: Ricco( Eric Wassmer) ( 1915-1972), Werner Schaad (1905-1979), Hans Rudolf Schiess( 1904-1978), Sonja Secula
(1918-1963), Kurt Seligmann ( 1900-1962), Anita Spinelli ( 1908-2010), André Thomions ( 1930-1985), Otto Tschiumi ( 1904-1985), Jean Pierre Viollier (1896-1985), Gerard ( 1909-2005) e Walter Kurt Wiemken ( 1907-1941. Come si nota dall’elenco dei nomi il surrealismo in Svizzera ha avuto molti seguaci e ha influenzato gli artisti fino agli anni 2000. Quest’esposizione è molto interessante e importante perché porta alla luce artisti validi ma poco noti, almeno in Italia. (foto 4)
Anna Camia