Al Sistina a tutto Rock

0

Al Teatro Sistina di Roma, fino al 24 marzo, è in scena Lillo con il musical School of Rock di Andrew Lloyd Weber. Il suo ruolo nel film fu di Jack Black. Con lui un gruppo di giovani molti dei quali provenienti dall’Accademia Sistina, sotto la magistrale direzione artistica di Massimo Romeo Piparo, anche regista del musical. In scena anche la bravissima Vera Dragone nel ruolo della preside della scuola.

Al Teatro Sistina di Roma, fino al 24 marzo, è in scena Lillo (al secolo Pasquale Petrolo) con il musical School of Rock di Andrew Lloyd Weber. Il suo ruolo nel fortunato film del 2003 fu di Jack Black, che impersonava il chitarrista Dewey Finn, con la regia di Richard Linklater. L’adattamento del regista Massimo Romeo Piparo ha saputo dare una dimensione più vicina a noi del rock, genere meno diffuso in Italia rispetto all’America.

School of Rock è piaciuto moltissimo al pubblico per gli ottimi musicisti e gli attori, quelli adulti, nei vari ruoli di dirigenti scolastici e genitori, ma soprattutto per i giovanissimi ragazzi, tra i 10 e i 12 anni, gli alunni che diventano musicisti talentuosi, tengono bene sul palco, molti dei quali provenienti dall’Accademia Sistina dello stesso Piparo.

Tre ore di recitazione, canto, ballo, musica, coreografie create da Roberto Croce e la storia di un sogno da realizzare.

La trama, che è la stessa del film di alcuni anni fa, la conosciamo bene: Finn trasforma a suo vantaggio un casuale equivoco in un inganno per introdursi in questa scuola, con lo scopo di guadagnare bene e poter far fronte ai suoi debiti per la vita dissoluta che svolge e, pian piano, nonostante le prime diffidenze da parte della scolaresca, questa diventa, grazie a lui, una rock band pronta a gareggiare in un concorso, ovviamente all’insaputa dei genitori e dei vertici scolastici che non accetterebbero mai una situazione del genere.

Lillo, nel suo ruolo rockettaro, è bravissimo e abilissimo a strizzare l’occhio nei confronti di grandissimi personaggi del rock mondiale, alcuni gesti sono dei tributi ad Elvis, agli AC/DC, a Jimmy Page dei Led Zeppelin. Ha espresso con la sua sottile e veritiera ironia  con il suo carattere travolgente che spesso nella vita ci vuole il coraggio di trasgredire a qualche regola pur di raggiungere i propri sogni. Riscuote simpatia e divertimento anche il presentatore del concorso, vestito quasi similmente al compianto Lemmy dei Motorhead.

Nello spettacolo vengono messi in luce tanti valori importanti tra i quali quelli dell’amicizia, della solidarietà, dell’unione di gruppo, visto che la band si compone di vari elementi, tra cui c’è molto cameratismo. Oltre all’ironia a cui ci ha abituati Lillo, non mancano dei bei momenti di commozione e di buoni sentimenti. Una lezione di vita per gli adulti che dovrebbero ascoltare di più i giovani, pronti ad affrontare le peripezie che la vita ci mette ogni giorno davanti a mò di ostacoli.

Nel ruolo della preside la bravissima e sorprendente Vera Dragone, che sotto sotto ha anche lei uno spirito rock. Uno spettacolo nello spettacolo da vedere, imperdibile, in un trionfo di ritmi, luci, colori e risate che coinvolgono gli spettatori seduti in platea che avrebbero voluto lanciarsi sul palco e scatenarsi a ritmo di rock.

Giancarlo Leone

Nessun commento