E’ andato in scena all’Ambra Jovinelli, dal 27 febbraio, ora in tournée sino al 6 aprile, la divertente commedia scritta e diretta da Cristina Comencini, Tempi nuovi, che mette in scena un nucleo familiare investito dai cambiamenti veloci e sorprendenti della nostra epoca. Tra i protagonisti Iaia Forte, una delle attrici più importanti di cinema e teatro, sempre convincente nei differenti personaggi interpretati, senza cadere nel cliché della drammaticità. Visum l’ha incontrata.
Iaia, qual è la trama di questa commedia?
“E’ una commedia molto intelligente e divertente in cui è facile riconoscersi. E’ la storia di una famiglia – spiega a Visum – che si trova a fare i conti con delle espressioni della modernità, dei social, delle tecnologie. Io interpreto una giornalista tendenzialmente modernista, che però dimostrerà di essere molto meno all’avanguardia di quanto dichiara di essere. Maurizio Micheli interpreta mio marito, tradizionalista – aggiunge – non amante delle tecnologie, che però poi alla fine si rivelerà più moderno di me e due figli, Sara Lazzaro e Nicola Ravaioli, sono anche loro molto portati per la tecnologia”.
Si è divertita ad interpretare il suo personaggio? Le somiglia?
“Non mi somiglia affatto perché sono poco ferrata con la tecnologia, ma ancor meno lo è Maurizio Micheli, completamente negato anche per mandare degli sms con il cellulare. Però mi sono divertita perché dopo aver interpretato personaggi forti, estremi, esotici come regine, prostitute, un personaggio così leggero ed attuale ci voleva. La commedia funziona molto bene e anche il pubblico si riscontra e riflette su quello che vede”.
Si è sempre divisa fra cinema e teatro. Cosa le dà più soddisfazione?
“Faccio teatro da 30 anni e farlo è davvero per me una necessità. Come diceva Marlon Brando, il cinema è dei registi e il teatro è degli attori. Nonostante il cinema mi abbia certamente dato ed insegnato molto ed ho lavorato con bravissimi registi – sottolinea l’attrice – il teatro resta la mia casa, la mia vita perché, a differenza del cinema, il tuo personaggio te lo vivi integralmente. Resta comunque il fatto che io sono una grande cinefila, sono una fruitrice di cinema”.
Nella sua carriera c’è stato un personaggio o incontro che l’ha messa in crisi, mettendosi in discussione?
“Direi molti e sono sempre quelli più fruttuosi perché quando affronti dei grandi personaggi non puoi che mettere in crisi non soltanto la tua capacità artistica, ma l’intera esistenza poiché sono modi di pensiero enormi con cui ti relazioni. Rispetto alla mia tecnica recitativa, registi come Luca Ronconi e Carlo Cecchi, grandi maestri con una personalità eccelsa, mi hanno spiazzata, però ogni crisi è una grande possibilità di riflessione e crescita”.
C’è un tipo di donna che vorrebbe raccontare con un suo spettacolo?
“Adoro fare le ribelli, dei personaggi molto forti con qualcosa di estremo che non assomigli al quotidiano. Mi piacerebbe dar corpo a figure come Maria Antoinette per i suoi vestiti, una donna divorata dal superfluo, viziata e potente. Potrebbe essere un personaggio dei nostri tempi”.
Quali saranno i suoi prossimi impegni?
“Sarò in scena con Tempi nuovi fino al 6 aprile; poi inizierò per Raiuno una fiction di lunga serialità in 12 puntate con la regia di Pappi Corsicato, Vivi e lascia vivere, con Elena Sofia Ricci. Sarà un family al femminile – fa sapere – formato da donne. Il prossimo 4 aprile, poi, uscirà il film Dolce Roma, una commedia sul cinema romano per la regia di Fabio Resinaro. Tra gli attori Luca Barbareschi, Claudia Gerini, Laura Chiatti, Valentina Bellè”.
Giancarlo Leone