Incontro a teatro con Francesco Pannofino
Attore, doppiatore, showman e ora cantante: Francesco Pannofino, solo per stasera al Teatro Piccolo Eliseo, tiene un concerto per presentare il suo primo album Io vendo le emozioni. Visum l’ha intervistato.Francesco, come nasce la passione per la musica?
“E’ una passione nata grazie a mio fratello musicista perché in casa si è sempre respirata musica – spiega a Visum – e poi nelle lunghe pause tra un set e l’altro durante le stagioni della sit-com Boris, ho avuto l’idea di portarmi la chitarra e iniziare a comporre qualcosa. Ho composto diversi brani e da lì è nato il mio primo disco Io vendo le emozioni, che adesso è diventato anche un recital teatrale e che ogni tanto ripropongo”.
Ecco, perché ha scelto proprio questo titolo?
“E’ un titolo paradossale, un po’ ironico, io faccio questo nella vita. Da quando ero giovanissimo e ho iniziato la mia professione – commenta – cerco di dare emozioni alla gente. Per il mio lavoro mi devono retribuire, ma non lo faccio per quello perché nella mia canzone, dico che se potessi le emozioni le regalerei. Vivo di emozioni a cinema, a teatro. Le regalo alla gente per far ridere, sorprendere. Mi piace quando – conclude – vedo il pubblico uscire dal teatro soddisfatto di ciò che ha visto. Sono emozioni. Il palcoscenico è il mio habitat naturale”.
Come è strutturato lo spettacolo? Non è solo in scena
“Sarà uno spettacolo molto ricco fra aneddoti, storie personali, poesie, canzoni. Cito alcuni poeti, come Leopardi e metterò in musica una delle sue poesie, L’infinito. Canto le mie canzoni inserite nell’album e poi proporrò a modo mio brani di De André, De Gregori, Ruggeri, mio grandissimo amico, Bertoli che ho amato tantissimo, Jannacci, Vecchioni. Con me sul palco, l’amico giornalista musicofilo e saggista Alfredo Saitto, considerato tra i più autorevoli esperti musicali italiani. Sarò accompagnato per la parte musicale dal musicista da Lino Rufo. Sarà una serata coinvolgente. Finora lo spettacolo è sempre piaciuto e ho avuto degli incoraggiamenti dal pubblico. Cerco di fare il mio mestiere con tanta energia, cercando di dare il meglio: sono circondato dall’affetto della gente che ti vuole bene. Oh è sempre meglio uno che te vò bene, piuttosto uno che te vò male”.
Tanti attori doppiati. Il suo preferito? C’è qualcuno che ha conosciuto personalmente?
“Tra i miei preferiti Denzel Washington e George Clooney, che considero un po’ i miei cugini più grandi. Ho conosciuto Clooney al telefono che mi ha fatto i complimenti per come l’avevo doppiato…Ma era ubriaco!! E poi Michael Madsen, un attore che ha lavorato con il regista Tarantino”.
Cosa c’è nel futuro di Francesco Pannofino?
“Tra una replica e l’altro del mio spettacolo il prossimo 20 marzo sarò a Cortina per la 14° edizione di Cortinametraggio, dove sarà presentato il film di Francesco Carnesecchi, La partita, che mi vede protagonista. Dal 4 aprile dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche il film L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Per la prossima stagione teatrale riprenderò le due commedie di Gianni Clementi, I suoceri albanesi e Bukurosh, mio nipote”.
Giancarlo Leone