“M’iscrivo ai terroristi” è uno spettacolo scritto e diretto da Gabriele Mazzucco. In scena tre attori della Compagnia del Barnum – Chiara Fiorelli, Francesco Stella e Andrea Alesio – già noti alle platee romane – e che con il regista vantano ormai un forte sodalizio scenico, avendo più volte collaborato in altre pièce.
Tornano di nuovo insieme, quindi, sul luogo del delitto, accidenti, ri-proponendo un lavoro dal titolo avvincente, che per nulla passa inosservato, portato in scena già quattro anni fa.
Alla domanda che Visum ha posto ad Andrea Alesio, gentilmente disponibile ad un’intervista, l’attore sarcasticamente risponde che “lo spettacolo torna in scena perché non ha ancora finito di dire quello che ha da dire”. Bene: e cosa racconta di nuovo “M’iscrivo ai terroristi” che non abbia già detto, replichiamo.
“Ci dice – aggiunge Alesio – che oltre a riflettere su cosa rispondere, forse prima dovremmo riflettere su cosa chiederci”.
Beh, allora la faccenda si fa seria!
All’insistenza sul saperne di più, Alesio aggiunge brevi note di regia: “Una zingara cartomante e un sedicente Conte Dracula si rifugiano nel magazzino di un Luna Park perché fuori si paventa un’invasione di zombie; nel magazzino, tra i rottami abbandonati di pezzi di giostre in disuso, trovano Renato, un barbone che vive lì dentro custodendo la propria verità, che incontrerà la verità della zingara e quella del Conte Dracula.
E la verità fuori? Fuori ci sono davvero gli zombie? I mostri, gli zombie, la magia esistono davvero? Cosa è vero? E cos’è la verità? Su cosa si basa la ricerca della stessa? La verità è un nodo drammaturgico centrale nell’opera in scena. Come si fa a capire, discernere a distinguere il vero dal falso? Su cosa è basata la verità? Sulle opinioni, ormai, non sui fatti. Non vi sembra?
Se volete vederci chiaro su questa vicenda meta-teatrale, dove i confini tra la verità del palco si confondono con i chiaroscuri di una metropoli dove gli zombie forse esistono davvero…non resta che avventurarsi tra i meandri della Garbatella e del Quartiere Gianicolense. Forse il clima primaverile farà meglio schiudere le verità dei nostri protagonisti.
Francesca Pistoia