Alla Fondazione Carriero di Milano dal 27 marzo al 21 luglio 2019 c’è la prima personale che un’istituzione italiana dedica a Lygia Pape, artista brasiliana, esponente di spicco del Neoconcretismo brasiliano. E’ curata da Francesco Stocchi con catalogo edito da Koenig Books.
Per la prima volta la Fondazione Carriero seguendo il filo degli artisti già esposti del secondo Novecento, presente l’artista brasiliana Lygia Pape (1927-2004) che ha fatto parte del gruppo di artisti creativi con diverse modalità dell’astrattismo geometrico, raccontando il suo percorso e il suo sapersi muovere al meglio nei cinquant’anni del suo lavoro, mutando spesso linguaggio artistico.
La Pape passando dal disegno alla scultura, al balletto, alla fotografia, arrivando quasi all’installazione, unendo il tutto con la cultura brasiliana e il modernismo europeo, ha creato una sua personale cifra stilistica. Quest’esposizione vuol essere un viaggio nel suo mondo che si svolge in diversi ambienti della Fondazione in ciascuno dei quali si chiarisce il suo modo di operare mediante un gruppo di opere che partono dal 1952 e arrivano al 2000.
Nella sua particolare definizione di modernismo l’artista riesce a unire la figura umana e la sensualità per far convivere due mondi opposti uno all’altro dove il Brasile è unito al costruttivismo russo, creando così un linguaggio originale. Nell’arte di Lygia Pape è unita teoria e metodo, rigore e razionalità e questo Le permette di operare liberamente unendo diversi mezzi espressivi, arrivando a cambiare il rapporto tra opera e colui che l’osserva fino a crearne una del tutto contemporanea.
II filo conduttore della sua arte è la natura e come questa si traduca in segno, e ciò può essere ben compreso visitando quest’esposizione. Infatti ogni nuova ricerca è strettamente legata alla precedente, cosicché il filo conduttore diviene l’osservazione della natura e la sua evoluzione in segno.
Tra le opere esposte si possono notare Livro Noite e Livro de Criaçäo due dei suoi più noti lavori che parlano del libro come oggetto con i quale entrare in relazione unendo esperienze mentali e sensoriali.
I Tecelares che sono una serie di incisioni su legno che fondono la tradizione brasiliana e il costruttivismo europeo, e Ttela 1 che è un’installazione che fonde la sua indagine sui materiali e la tridimensionalità. Il suo lavoro comunica la sensazione che non sia necessario aver sempre bisogno di regole, ma possa divenire del tutto spontaneo.
Una mostra importante che merita di essere visitata.
Anna Camia