Al PALAEXPO di Roma dal 25 aprile al 26 maggio 2019 si tiene la mostra “Word Press Photo of the Year 2019” con le foto del vincitori tra i quali John Moore vincitore assoluto della foto dell’anno 2019. E’ in collaborazione con 10b photography. E’ stata ideata da Word Press Photo Foundation di Amsterdam e promossa da Roma Capitale, organizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
Quest’anno il concorso ha visto la partecipazione di 4.783 fotografi di 129 Paesi differenti che hanno presentato in toto 78.801 immagini. I candidati finalisti ai premi sono 43, provenienti da 28 differenti paesi: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa Spagna, Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela. Il 32% dei fotografi sono donne, che è un aumento importante rispetto al 2018.
Come detto, il vincitore della foto dell’anno 2019 è John Moore con l’opera Crying Girl on the Border che raffigura una bambina che piange, Yaneta Sanchez dell’Honduras, mente lei e la madre Sandra Sanchez vengono arrestate da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen nel Texas il 12 giugno 2018.
E’ certamente una foto emblematica del tempo, giornalisticamente efficace che indica quello che succede alla frontiera tra i due Paesi. Come fatto rilevare da Francesco Zizola direttore creativo di 10b Photography vincitore del Word Press Photo del 1996.
Pieter Ten Hoopen si è aggiudicato il premio Word Press Photo Story of the Year con The Migran Caravan dove un gruppo di persone corre verso un camion che si è fermato a dare un passaggio, fuori da Tapanatepec in Messico il 30 ottobre 2018 per raggiungere gli USA. Ogni sezione ha delle sottosezioni e i nomi dei vincitori sono stati comunicati a Amsterdam che inaugura il Word Press Photo Festival. Questa è la più grande e importante manifestazione di fotogiornalismo al mondo.
Il Presidente dell’Agenzia Speciale del Palaexpo Cesare Pietrolustri, ha così commentato la manifestazione: Restituire, attraverso un mezzo e un linguaggio quale quello della fotografia, l’evidenza indiscutibile delle grandi verità della storia, è un compito impossibile. Quella di esplorare le tensioni e le intese, la disperazione e la gioia, il movimento e le stasi, nelle metropoli e negli angoli più remoti del pianeta, è un compito che alcune persone, i fotogiornalisti, assumono su di sé, lasciando a chi guarda gli effetti del loro lavoro, di cogliere le piccole ma accessibili verità che si insinuano tra la fascinazione dell’immagine ad effetto e l’indifferenza di uno sguardo assopito dell’inflazione contemporanea del visivo”.
Il 16 maggio prossimo presso il Palaexpo si terrà l’incontro dal titolo “Oltre la fotografia, il Digital Storytelling del Word Press Photo: nuovi linguaggi per l narrazione giornalistica digitale” alla presenza di uno dei vincitori della sezione Digital Storytelling, sezione presentata per la prima volta quest’anno.
L’esposizione si trasferirà poi a Matera Capitale della Cultura 2019 e in autunno al Festival Internazionale di Ferrara.
Emilia Dodi