Al Teatro Sistina ha debuttato un piacevole spettacolo che vede Michele La Ginestra nel ruolo di grande mattatore: parliamo di “E’ cosa buona e giusta”, in cui, dietro la tonaca sacerdotale, si nascondono una serie di divertenti personaggi.
L’opera, scritta dallo stesso La Ginestra e da Adriano Bennicelli (suo storico partner di memorabili imprese artistiche) è ambientata in un oratorio parrocchiale: don Giuliano (ottimamente interpretato da Andrea Perrozzi) chiama il suo amico… Michele La Ginestra, attore di successo, per spiegare informalmente ai ragazzi che cos’è il teatro, che cos’è la vita, quali sono i valori che stiamo perdendo e che, forse, varrebbe la pena di recuperare.
Gli intervalli musicali, cantati e ballati, sono assai piacevoli: un’ideale colonna sonora che accompagna la rievocazione delle antiche feste da ballo in casa, che molti ancora ricordiamo, o le prime timide passeggiate notturne in spiaggia, seguite dal primo bacio.
Sicuramente tra i momenti migliori dello spettacolo va annoverato il “ballo degli ombrelli”, sulla musica di “Baciami piccina” del Quartetto Cetra. Ombrelli che alla fine vengono rivolti verso il pubblico e su ogni ombrello appare l’emotikon del sorriso. E già, perchè in realtà è proprio questo il tema conduttore dello spettacolo.
Nel complesso, abbiamo assistito a uno spettacolo garbato, intelligente e ben calibrato, dove si fanno notare in primis il bravissimo Andrea Perrozzi (nei panni, anzi nella tonaca di Don Giuliano, e non solo!), dei bravi attori emergenti – tutti del laboratorio del Teatro Sette – che rispondo ai nomi di Ilaria Nestovito, Alessandro La Ginestra, Andrea Palma e Alessandro Buccarella. Non solo, ma contribuiscono validamente allo spettacolo una ventina di allievi dell’accademia del Sistina, che si esibiscono con disinvoltura, dando prova di grande capacità e di notevoli progressi.
Nel complesso, uno spettacolo che è valso la pena vedere!
Salvatore Scirè