A Chiasso nel Museo d’Arte Svizzera Italiana viene celebrato l’artista contemporaneo Franz Gertsch con 9 monumentali incisioni messe in paragone con oltre 70 xilografie di Paul Gauguin e Edward Munch. E’ curata dallo stesso artista con il direttore del museo Tobia Bezzola. La mostra è aperta dal 12 maggio al 22 settembre 2019.
Franz Gertsch è un noto artista contemporaneo svizzero che da alcuni anni si dedica del tutto all’incisione. Essendo anche curatore del muso stesso, ha proposto quest’esposizione che presenta le sue xilografie in dialogo con quelle di due artisti come Paul Gauguin e Edward Munch che di questo metodo sono stati innovativi tra l’Ottocento e il primo Novecento. In effetti studiando bene questa mostra si può notare l’affinità tra i tre artisti iniziando con la comune padronanza dei metodi per far comprendere quanto gli stessi abbiano cercato di essere innovatori.
Mentre quelle dei due artisti precedenti sono di piccolo formato, quelle di Franz Gertsch sono di dimensioni monumentali e inoltre la tecnica dell’artista svizzero è creata mediante grandi superfici monocrome piene di piccolissimi punti di luce: Come dichiarato da Gertsch: “io mi sento vicino a Gauguin e Munch nel loro approccio estremamente personale alla tecnica xilografica. Tutti e tre abbiamo elaborato un linguaggio molto particolare in questa tecnica. La nostra produzione Xilografica è in qualche modo unica”. Paul Gauguin ha inciso i blocchi di legno con lo strumento che aveva disponibile al momento, come coltelli, sgorbi, carta vetrata, punteruoli rivedendoli sempre anche al momento della stampa.
Munch scompone le matrici delle sue opere iin vari pezzi utilizzando colori differenti procedendo a stampare un’immagine a più colori con un solo passaggio. I due artisti in questo modo cambiano decisamente i canoni dell’incisione su legno. Gertsch quando nel 1985 ha deciso di dedicarsi solamente all’incisione si è consacrato allo studio di una nuova tecnica xilografica. il procedimento impiegato, evita del tutto la linea, incide sulla matrice una trama fittissima di punti che determinano una zona luminosa permettendo così alla modulazione della luce di creare l’immagine. Dato la grandezza della matrice e il tipo di incisione ognuna di questa impiega un anno di lavoro.
Da ogni matrice realizza xilografie di tonalità differenti con inchiostri che prepara personalmente e stampate su enormi fogli di carta appositamente creata per lui da un cartaio giapponese. Questo produce un insieme di opere immersive offrendo una visione che invita alla contemplazione. Nelle opere dei tre artisti c’è lo stesso sottofondo di malinconia e eros. Gauguin riproduce le scene dei suoi dipinti di Tahiti solo più scuri e misteriosi. Munch riproduce in xilografia le sue tele più celebri. Gertsch impiega anch’esso le immagini delle sue tele più note. Quest’esposizione celebra i prossimi 90 anni dell’artista svizzero uno dei contemporanei figurativi più famosi.
Anna Camia