Nel Palazzo Ducale di Urbino nelle sale del Castellare è aperta l’importante esposizione “Da Raffaello. Raffaellino del Colle” che finalmente mette in luce quest’artista allievo del grande Raffaello e collaboratore di Giulio Romano. E’ curata da Vittorio Sgarbi e presenta 15 lavori che raccontano la sua carriera. E’ aperta fino al 13 ottobre 2019.
Quest’esposizione che si può dire inizi le celebrazioni dei 500 anni della morte di Raffaello Sanzio(1483-1520), è l’evento di apertura di altre mostre che si terranno in collaborazione nel territorio marco-umbro a Urbino, Fano e Pesaro che completeranno anche gli eventi per la morte di Leonardo da Vinci, è voluta dalla Regione Marche e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni della morte dell’eccelso pittore urbinate del quale Raffaellino fu allievo e seguace.
Non poteva che essere Vittorio Sgarbi il curatore di quest’esposizione non solo per la sua indiscussa cultura, ma per il suo desiderio di far conoscere al pubblico artisti non diciamo dimenticati ma certamente meno celebrati, come dimostra la sua collezione. Quando si legge di Raffaellino del Colle si parla solo della sua collaborazione con Giulio Romano e del suo manierismo a Mantova.
Come spiega Sgarbi nella presentazione al catalogo: “Raffaellino, non tanto più giovane di Raffaello entra nella bottega dello Spagna pittore importante, e da lì va a Roma e nella maturità piena di Raffaello 1517-1518, entra nella bottega di Raffaello. Dopodichè quando Raffaello muore, diventa il principale collaboratore del suo primo allievo Giulio Romano, il quale è quello che prende “un satellite” di Roma raffaellesca e nel 1524 lo porta a Mantova”.
Le opere in mostra sono 15 tra le quali i due Raffaello attribuiti dell’Accademia di San Luca oltre a opere di Raffaellino reperite in collezione privata come La Santa Caterina d’Alessandria incoronata da due angeli del 1527-1530 e tutte le altre opere reperite nel territorio marchigiano e umbro in chiese, musei meno noti e Gallerie Nazionali, che Sgarbi spiega sviluppando il percorso nel catalogo.
Raffaellino del Colle (Sansepolcro 1496-1566) fu uno dei più rilevanti seguaci di Raffaello e anche uno dei più originali e autentici artisti del manierismo. Dopo la morte di Raffaello collaborò con Giulio Romano alla Sala di Costantino in Vaticano, fino ad andare a Mantova con lo stesso. Il suo percorso tra Umbria e Marche si può asserire sia stato inaugurato con l’Annunciazione di Citta di Castello nel 1528. Collaborò poi alla Villa Imperiale di Pesaro, e in seguito a Urbania, Bibbiena, Firenze, Perugia, poi a Napoli con Vasari, e a Roma. Collaborò a Firenze con il Bronzino per i cartoni per gli arazzi con la Storia di San Giuseppe per il Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio. Finalmente si fermò a Sansepolcro dove creò opere per Città di Castello, Sansepolcro e Perugia.
Non poteva esserci mostra più valida per coinvolgere tutto il territorio.
Emilia Dodi