Balla, Boccioni, Depero a Domodossola

0
Benedetta Cappa Marinetti Velocità di motoscafo 1922 olio su tela Galleria d’arte Moderna Roma

Nei Musei Civici di Palazzo San Francesco Cappella Mellerio a Domodossola dal 22 giugno al 3 novembre 2019 c’è una grande mostra dedicata ai più importanti nomi del Futurismo con 70 opere. E’ curata da Antonio D’Amico con un importante comitato scientifico.

Umberto Boccioni
Ritratto dell’avvocato Carlo Caetani 1907 olio su tela Collezione Fondazione Cariverona Verona

Con il titolo “Balla, Boccioni, Depero lo spazio del futuro” sono presentate più di 70 opere che vanno dalla fine dell’Ottocento al divisionismo, al futurismo, fino al 1960. Questo per far comprendere come l’avvento del Futurismo dovuto a Tommaso Marinetti abbia cambiato nettamente il modo di pensare di moltissimi artisti, che tra l’altro sono in mostra, mettendo in primo piano l’uomo, lo spazio e la velocità e non il paesaggio.

 

Giacomo Balla
Tutto si muove 1913-14 tempera su carta da spolvero intelata Collezione privata

Non ci sono solo le opere di Balla, Boccioni e Depero, Dudreville, Dottori e Pippo Rizzo ma anche quelle del secondo futurismo quando questo movimento era condiviso da molti. Infatti l’idea del movimento concretizzatosi in particolare in questi tre artisti si è nel tempo esteso a Crali, Cambellotti, Tato, e molti altri fino ad arrivare a Sante Monachesi. Le opere esposte dialogano con le affascinanti sculture ad altezza d’uomo in legno vestite con abiti del ‘700 della Val D’Ossola, restaurate all’uopo che non venivano più esposte dal 1881.

 

Fortunato Depero
Il legnaiolo 1926-1931 olio su cartone MART Rovereto

Non solo ma si potrà ammirare anche l’aereo con il quale Cleo Chavez, avviatore peruviano, che è sospeso sul soffitto di Palazzo San Francesco, volando sul Sempione nel 1910 ha valicato le Alpi. C’è anche un ritratto di Gabriele D’Annunzio proveniente dalla Fondazione Cerulli che ricorda la sua impresa su Vienna nel 1912. La mostra è divisa in tre settori: nel primo si vede mostrato l’inizio del cambiamento mettendo in primo piano la diversità dei paesaggi rispetto al periodo precedente, con le prime opere divisioniste.

Pippo Rizzo
Treno notturno in corsa1826 olio su tela Courtesy Archivio Pippo Rizzo Palermo

Nel secondo, la teoria del movimento prende forma e si vedono le bellissime opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Dudreville, Dottori e Pippo Rizzo. Di Balla prestato dalla Banca d’Italia, c’è Colpo di fucile domenicale. Il terzo settore va fino alla stagione futurista del dopoguerra di  Balla, Cambellotti, Tato, Crali, Dottori e altri. Va detto che Depero è rimasto futurista sino alla morte, Boccioni ha cambiato il suo stile prima di altri, Balla è ritornato negli ultimi anni, in modo veramente molto moderno, ad interessarsi del paesaggio.

Giacomo Balla
Colpo di fucile domenicale 1918 Olio su tela Banca d’Italia Roma

La mostra è presentata dal Comune di Domodossola in unione con la Fondazione Paola Angela Ruminelli, con il supporto della Fondazione Comunale del VCO, e con la collaborazione del MART di Rovereto e dell’Associazione Musei dell’Ossola con il patrocinio del MIBACT e della Regione Piemonte.

Una mostra veramente di grande interesse anche scientifico. 

Emilia Dodi

Nessun commento