La fotografia di David LaChapelle è stata scelta come manifesto della 62esima edizione del Festival dei Due Mondi in scena a Spoleto dal 28 giugno al 14 luglio. Ritrae l’oceano, inteso come fonte di ispirazione, bellezza, capace di sommare la potenza e la versatilità dei diversi linguaggi artistici. E, soprattutto, in grado di contenere ogni diversità.
Di nuovo il tema della perdita è lo spunto da cui prende il via lo spettacolo My French Valentino della coreografa Valérie Lacaze che porta in scena il mito di Rodolfo Valentino, assieme ai giovani ballerini della École-Atelier Rudra Bejart di Losanna.
Si passa poi dalle atmosfere senza tempo della Ballata della Zerlina alla Parigi degli anni Ottanta dello stilista Jean Paul Gaultier, autore, regista e scenografo dello strabiliante Fashion Freak Show, spettacolo a metà fra il teatro di rivista e la sfilata di moda.
Non poteva mancare in calendario un omaggio e un tributo ai miti greci con lo spettacolo Esodo, frutto di un lungo lavoro che Emma Dante ha condotto con i suoi collaboratori e con gli allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo.
E sembra scritta e cantata per lenire la ferita della separazione la Cantata per le creature di Vinicio Capossela che tenta di trovare, nel racconto e nel canto, la possibilità di ricomporre l’unità e un nuovo rapporto con la natura delle cose.
Il cartellone completo del Festival con date e orario degli spettacoli è disponibile sul sito: http://www.festivaldispoleto.com/2019/programma.asp
Francesca Pistoia