Al teatro Argot di Roma dal 25 al 30 giugno dal martedì al sabato ore 20,30, domenica ore 17,30, va in scena la pièce Lotta di classe, scritto e diretto da Angelo Longoni. Il testo è liberamente ispirato a Nemico di Classe di Nigel Williams.
C’era una volta la lotta di classe. Poi la società dei consumi ha annullato il conflitto sociale malgrado l’aumento delle disuguaglianze. Poi è arrivata la crisi. La politica non aiuta. La sinistra ha perso contatto con i ceti sofferenti. La destra ha perso tutte le partite sulla riduzione delle tasse. Tutti cercano un nemico a cui dare la colpa e nuovi soggetti politici si sono fatti testimoni del sentimento dominante: la paura.
Se il lavoro di Williams oggi è visto unicamente come una testimonianza storica di un epoca che ci appare lontana anni luce, le situazioni, le dinamiche, le tensioni, sono facilmente proiettabili ai nostri giorni, quando il primo “arruffapopoli” che promette qualcosa di eclatante, prende voti e viene esaltato… fino alle prossime elezioni!
Se Nemico di Classe era, all’origine, uno spettacolo eversivo perché nato negli anni dell’eversione e della protesta, oggi, ironicamente, Lotta di Classe, sottolinea l’assenza di un nemico contro cui protestare.
Lo spettacolo narra la storia di nove tra ragazze e ragazzi che si trovano all’interno della propria classe in attesa di un insegnante che non arriva, che non c’è e che, forse, non è mai esistito. Sono stati lasciati soli con le proprie pulsioni distruttive, la loro noia e i loro luoghi comuni. Tutto quello che fanno e dicono è frutto del sentito dire dal mondo adulto che li condiziona.
Questi ragazzi attendono qualcuno che li venga a salvare prendendoli per mano e guidandoli in acque più sicure. Alla ricerca un senso di umanità nuovo per riuscire ad affrontare la vita.
Salvatore Scirè