PDF/PRINT clicca quiAl MAN di Nuoro c’è una grande mostra con foto della Sardegna scattate dal fotografo cesenate Guido Guidi nel 1974 e nel 2013, che rimarrà aperta fino al 20 ottobre 2019. E’ curata da Irina Zucca Alessandrelli. Catalogo in tre volumi edito da Mack Londra.
Questo importante fotografo che si è dedicato dopo gli studi d’arte alla fotografia e vive e lavora a Cesena, si è sempre interessato al tema paesaggistico contemporaneo con scatti che sono in dialogo tra cultura fotografica e cultura urbanistica. Al MAN di Nuoro espone tutti le foto scattate nei suoi due viaggi del 1974 e 2013 in Sardegna occupandosi non solo delle variazioni paesaggistiche, ma anche come queste abbiano influito sugli abitanti che sono stati il soggetto preferito.
La passione per la Sardegna e i suoi abitanti è chiara nelle 250 foto esposte che vedono una frequenza di pubblico notevole. L’esposizione rappresenta un narrazione antropologica e paesaggistica dei mutamenti negli anni presi in considerazione e nel medesimo tempo una ricerca tramite il mezzo fotografico che vede unite foto in bianco e nero degli anni Settanta a quelle a colori del Duemila.
La mostra occupa tutti i quattro piani del MAN cronologicamente per i due viaggi compiuti da Guido Guidi e le relative tecniche fotografiche adottate Così la prima parte inerisce le foto realizzate in bianco e nero nel 1974 con un apparecchio Nikon con obbiettivo SS, “una macchina come quelle del protagonista di Blow Up di Antonioni e come quella che usava Ugo Mulas”, così si esprime Guido Guidi. Si passa poi alle foto scattate nel 2011, alcune con la fotocamera digitale, altre con supporto analogico di varie dimensioni, e dice Guidi: “con una super wide camera e con una field camera 8×10 in legno come quella che usava Evans un secolo fa con la testa dentro il sacco”.
Una mostra da vedere.
Anna Camia
