Nelle Gallerie Estensi di Modena dal 12 settembre 2019 al 6 gennaio 2020 c’è la grande mostra dedicata alle foto che McCurry ha scattato nel mondo a persone acculturate che leggevano in ogni situazione e in ogni Paese. E’ curata da Biba Giacometti e organizzata da Civita Mostre e Musei.
L’esposizione mostra le foto che il notissimo fotografo ha scattato in giro per il mondo e riunite in un libro dedicato al suo grande maestro il fotografo ungherese André Kértész che trattano unicamente del Leggere delle persone acculturate. E’ un’esposizione diversa dalle solite alle quali McCarry ci ha abituato e che mostrano la sua particolare abilità proprio perché dedicata a ritrarre individui che nei momenti di riposo si dedicano a leggere.
Se si ama la lettura, queste foto dimostrano in quali circostanze e in tutto il mondo le persone si dedicano a questo relax, scatti di McCurry che fanno sognare un mondo immaginario nel passato, nei ricordi, nel presente e anche nel futuro. Con l’immaginazione chi legge può essere trasportato verso mondi lontani e le foto di Steve McCurry possono spingere il visitatore a sognare luoghi che probabilmente non potrà mai vedere.
Il fotografo americano notissimo per aver scattato le foto della fanciulla orientale dai bellissimi e grandi occhi verdi, questa volta vede le sue foto abbinate alle parole dello scrittore Roberto Cultroneo che fanno da contrappunto e coinvolgono il visitatore in un rapporto intimo con i bellissimi scatti ottenuti in Turchia, India, Asia centrale, Cuba, Africa, USA e anche Roma; in effetti in luoghi dove può esserci’ un momento per leggere.
Naturalmente il colore dà a queste foto una particolare vivacità a dimostrazione di come un grande possa fotografare a colori anche rendendo le opere sempre interessantissime dal punto di vista artistico. L’allestimento delle 70 immagini poi coinvolge i coniugi McCurry con un video con i consigli per l’arte di fotografare, poiché è bene dirlo, anche una foto può fare grandemente arte, valorizzando così gli altri contenuti dell’esposizione.
Anna Camia