Il MAMbo di Bologna http://www.mambo-bologna.org/ museo d’arte moderna, dedica una mostra dal titolo “Cesare Pietroiusti Un certo numero di cose” nella Sala delle Chimere dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2010. E’ curata da Lorenzo Balbi con Sabrina Samori.
Non è certo la prima volta che quest’artista esibisci le sue opere in un luogo istituzionale, lo ha fatto alla Quadriennale di Roma nel 2916 e nel 2917 alla GNAM. Ora viene presentato al MAMbo vincitore della IV edizione del bando Italian Council 2018 concorso del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per far conoscere l’arte italiana contemporanea al mondo Questa però è la prima antologica. L’artista si esprime normalmente a mezzo, foto video, performances e altro.
La mostra è stata pensata sul concetto di mostra retrospettiva e di come questa possa essere effettuata. L’idea è stata quindi di far nascere un’esposizione provocatoria da Cesare Pietroiusti, cioè quella di raccontarsi non solo attraverso le sue creazioni ma tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi che sono riferiti alla propria persona. Iniziando con il piccolo Cesare in braccio alla balia del 1955, per arrivare fino al 1976 con documenti, foto, dischi, cassette, lettere, album di disegni, temi scolastici, storie, pagelle, tessere, libri, ricordi di viaggio poesie che sono testimonianza della sua crescita.
Arrivando al 1977 gli oggetti si spostano dal personale all’attività artistica con i lavori di Pietroiusti realizzati in quarant’anni: disegni, foto, video, riviste, performances, pubblicazioni, siti personali web e documenti legati a mostre, lezioni e conferenze. Ognuno di questi che l’artista ha denominato “oggetti-anno” vede unito un racconto che lo inserisce e lo contestualizza in rapporto ai precedenti e ai seguenti.
Gli oggetti che rappresentano gli anni 1955-2018 sono posizionati attorno all’ultimo oggetto relativo al 2019 che viene collocato al centro della sala, in una struttura tipo ring completamente visibile e in alcuni casi accessibile al pubblico: si tratta di un’opera in divenire che si realizza grazie a un laboratorio guidato da Pietroiusti in due sedi, al MAMbo e al Graz Kunstverein di Graz in Austria. Il workshop si attua con giovani artisti e studenti, per riprodurre con l’artista in forma fisica performativa e narrativa arrivando al fondo della mostra stessa con gli oggetti esposti che ha l’obbiettivo di interessare anche la fase co-creativa.
Entro il mese di settembre saranno così realizzate le riproduzioni che costituiranno il lavoro centrale, sculture, dipinti, video, audio, foto, testi che sono il cuore della mostra al MAMbo. Le opere così create saranno destinate al Museo Donna Regina di Napoli.
Un’esposizione che più contemporanea di così non potrebbe essere.
Anna Camia