“Dopo i 50 anni vuotiamo il sacco”, senza freni e senza pudori, come si fa tra veri amici. Con questa premessa Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi danno vita a “Maledetti Amici Miei’”, l’attesissimo e irriverente nuovo programma in onda su Rai2 in prima serata da giovedì 3 ottobre.
Carlo Freccero che lo ha definito “uno show divertente, unico, il testamento della mia carriera in Rai“. Un vero e proprio show televisivo – prodotto da Rai2 in collaborazione con Ballandi – dove l’anima è il racconto che, sulle fondamenta della grande confidenza e del feeling tra i 4 protagonisti, mette in scena ogni sera uno spettacolo diverso, capace di ricreare quella magica atmosfera della commedia all’italiana, fatta di storie, aneddoti e confessioni raccolte in 35 anni di vita e amicizia spietata.
Accanto a loro la “maestra d’ansia” Margherita Buy e Max Tortora, pronti entrambi a mettersi in gioco e a sopportare l’irriverenza dei padroni di casa. In ogni puntata, come ospiti, grandi nomi dello spettacolo, invitati nelle vesti di cari amici dal mondo del cinema, della musica e del teatro.
Accanto al racconto, e spesso con esso intersecato, la musica ricopre un ruolo centrale in questo nuovo programma. É lo stesso Rocco Papaleo ad aver riunito e a condurre una resident band d’eccezione formata da: Roberto Dell’Era(basso chitarra e voce), Federico Poggipollini(chitarra e voce), Beppe Scardino (sax e flauto), Simona Norato (piano, chitarra e voce), Valeria Sturba (theremin, sinth e voce) e Sergio Carnevale (batteria e voce).
Ogni puntata, inoltre, si apre con un vero e proprio gioiello musicale: ogni sera Paolo Conte reinterpreta uno dei suoi grandi successi da Azzurro a Messico e Nuvole, solo per i suoi “Maledetti Amici”.
Ospiti della prima puntata Carlo Verdone e Giuliano Sangiorgi, primi tra i tanti che si alterneranno nel programma a raggiungere i padroni di casa, per un abbraccio, un racconto, una cantata, un pettegolezzo, il disvelamento di un segreto.
Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, sarà anche autore della sigla finale con un brano inedito…forse…solo se il suo “amico maledetto” Giovanni Veronesi riuscirà a convincerlo nel corso della prima puntata.
Tra monologhi, trabocchetti spietati, altissimi momenti musicali, una kermesse e qualche nostalgia, quattro uomini “maturi … solo all’anagrafe”, si guardano indietro e soprattutto dentro con disincantata e cattivissima tenerezza e una dose elevatissima di ironia.
Carlo Salvatore